Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

GOVERNO CROCETTA: ”LA GIUNTA DICHIARA LO STATO DI CALAMITÀ NATURALE PER LA CRISI IDRICA DI MESSINA”

Richiesto al governo nazionale il riconoscimento dello stato di emergenza
Palermo, 5 nov. 2015 - “Gli assessori sono giá al loro lavoro per affrontare immediatamente gli adempimenti necessari alla vita della Regione”. Lo dice in una nota il presidente della Regione siciliana Rosario Crocetta. Alla giunta di questa sera hanno partecipato gli assessori Lo Bello, Cracolici, Gucciardi, Barbagallo, Marziano, Croce, Pistorio, Miccichè. Gli assenti stanno ancora completando la documentazione prevista dalla legge per l'insediamento.
Gli atti approvati sono: la dichiarazione di stato calamità naturale per la crisi idrica di Messina e la richiesta al governo nazionale del riconoscimento dello stato di emergenza.
 Tre ulteriori delibere coinvolgono nella richiesta di stato calmità naturale, quasi tutte le province siciliane colpite da alluvioni, inondazioni e frane.
Nominata, su proposta dell'assessore Cracolici, l'ex assessore Sara Barresi, come direttore all'agricoltura. Il presidente ha ringraziato l'assessore uscente elogiandone la sua fedeltà all'amministrazione regionale e lo spessore umano, “una persona – ha detto il presidente - che pur coinvolta in una grave vicenda ha continuato a lavorare per il bene della Sicilia e ringrazio Cracolici per aver portato come suo primo atto in giunta, proprio la nomina di Sara Barresi”.
Su proposta dell'assessore Pistorio, è stato nominato ad interim il direttore Bellomo sostituendo, nelle more della nomina definitiva, il direttore del dipartimento tecnico Giovanni Arnone, andato in pensione nei giorni scorsi.
La giunta si riunirà martedì mattina per una discussione generale sugli obiettivi programmatici, amministrativi e legislativi da proporre al parlamento e alle forze politiche nei prossimi giorni.
Lo scorso 3 Novembre 2015, in seguito all'emergenza idrica a Messina, il Governo aveva inviato la Protezione Civile Nazionale. Alla luce del verificarsi di nuove criticità nell'erogazione idrica a Messina e del perdurare di pesanti disagi per la cittadinanza, la Presidenza del Consiglio ha disposto l’immediato invio in loco di uomini della Protezione civile nazionale, coordinati sul posto dal Capo della struttura, ingegner Fabrizio Curcio.

AnnaMaria Furlan, segretaria generale della Cisl, ha definito inconcepibile lasciare un'intera città senza acqua. E' "inconcepible che nel nostro Paese per l'incuria in cui si tiene il territorio, per la mancanza di investimenti ma anche di senso di responsabilità, siano sempre i cittadini a pagare". Lo sostiene la segretaria generale della Cisl, Annamaria Furlan, intervenuta sulla vicenda con un video messaggio sul proprio profilo Twitter."Le frane continuano a creare disagi e disastri sul territorio nazionale - precisa - alle volte, addirittura, ci sono morti causati da tutto questo. I cittadini e le cittadine di Messina sono stati privati per l'incuria in cui si è tenuto il loro territorio di un bene indispensabile alla vita, che è l'acqua". "Le istituzioni intervengano immediatamente - conclude Furlan - ritrovando un minimo di senso di responsabilità, con interventi mirati, ma anche con una prevenzione che salvaguardi la cittadinanza da questi disastri".

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