Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

DISPERSIONE SCOLASTICA, PON SCUOLA: A RISCHIO 5 MILIONI IN SICILIA

Dopo la lettera di diffida al Miur da parte dell’eurodeputato M5S Corrao, arriva la risposta da parte del Ministero: “E’ colpa della Regione Siciliana che non ha ancora versato la quota di co-finanziamento”

Palermo 4 Dicembre 2015 – “Sarebbero a rischio i 5 milioni di euro per consentire agli istituti di completare il pagamento delle iniziative di contrasto alla dispersione scolastica in Sicilia”. A darne notizia è l’europarlamentare del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao che ha ricevuto in queste ore la risposta del Miur dopo la diffida al Ministero a firma dello stesso eurodeputato in cui si denunciava la problematica relativa alla quota di co-finanziamento che doveva essere versata da parte della Regione Sicilia. “La colpa è della Regione Siciliana” riporta Corrao. La vicenda riguarda il serio rischio di disimpegno delle somme con conseguenze deleterie sui progetti finanziati e sugli stessi bilanci degli Istituti scolastici e coinvolge almeno 90 scuole in Sicilia per importi prossimi ai 100.000 euro ciascuno, ma la problematica potrebbe essere estesa a decine di altri istituti scolastici dell’isola. “Leggere la risposta del Miur è stato disarmante – sottolinea Corrao – perché mostra un atteggiamento ridicolo e di totale disinteresse della Regione Siciliana nella gestione dei fondi per i progetti sulla dispersione scolastica.

L'esiguo ammontare del finanziamento necessario alle scuole per completare i pagamenti prima della scadenza, appena 5 milioni di euro, la dice tutta sulla tenuta strutturale debolissima del bilancio siciliano, incapace di far fronte anche a piccole somme e anche in situazioni di estrema urgenza per no perdere i finanziamenti e non mettere in ginocchio le scuole”. L’attuazione degli interventi in oggetto rientra nell’ambito delle azioni di accelerazione della spesa delle Regioni Obiettivo Convergenza, previste dal Piano di Azione Coesione – Settore Istruzione, affidate al MIUR in qualità di Organismo Intermedio del PO FSE 2007/2013 della Regione Siciliana.

Tali azioni prevedono, oltre agli interventi per il contrasto alla dispersione scolastica (Azione 3), iniziative di raccordo scuola-lavoro, con stage e tirocini per gli studenti in Italia e all’estero (Azione 1) e periodi di residenza e studio in scuole all’estero per l’apprendimento linguistico degli studenti (Azione 2). La Regione Siciliana si è impegnata in sostanza a trasferire tali somme al Ministero per finanziare l’attuazione degli interventi previsti. “Le difficoltà e i ritardi che le scuole stanno facendo registrare nel pagamento delle spese sostenute per le iniziative di contrasto alla dispersione scolastica – si legge dalla nota del MIUR- così come il rischio che non riescano a completare i pagamenti entro il termine di ammissibilità della spesa dipendono in buona parte dai ritardi dell’Amministrazione Regionale nell’effettuare i trasferimenti sul conto corrente della Ragioneria Generale dello Stato, delle risorse richieste”.

Nel frattempo la Regione Siciliana avrebbe chiesto solo pochi giorni fa al Miur, il conto corrente su cui effettuare il pagamento del saldo dei fondi relativi alla dispersione scolastica. “Tra l’altro ad oggi le scuole non hanno ricevuto dalla Regione nemmeno i soldi per il funzionamento relativi all'esercizio finanziario 2014, anche questi fondi naturalmente sono stati anticipati dalle scuole per perseguire il normale svolgimento delle attività didattiche e amministrative del precedente anno scolastico e di quello in corso. Alla luce di questa ennesima assurda vicenda che vede protagonista la politica e la macchina amministrativa siciliana – sottolinea Corrao – vogliamo sapere i motivi per i quali non si è fatto fronte agli impegni finanziari previsti dagli accordi con il Ministero in quanto Organismo Intermedio e lo stato di attuazione di questi impegni. La risposta deve essere a questo punto rivolta non solo ai cittadini ma anche alla Corte dei Conti che abbiamo già provveduto ad informare”.

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