Al Sindaco di Messina sig. Renato Accoranti
E p.c.,
A Sua Eccellenza il Prefetto di Messina dott. Stefano Trotta
Egr. Sindaco,
approfittiamo dell’imminente periodo natalizio, per rilanciare una problematica che non vorremmo in un prossimo futuro, si tramuti in un ulteriore e drammatica sconfitta per la storia di Messina e di noi messinesi e per raccogliere il Suo impegno a mettere da parte qualsiasi polemica ed a garantire ai messinesi il regolare svolgimento per il 2016 della processione della Vara.
Siamo rimasti attoniti dalla diatriba, o meglio sterile polemica, nata attorno ad uno degli ultimi simboli rimasti nella nostra città, vessillo di unità, ovvero, di comunità messinese, profondamente cristiana, che già nei secoli vedeva uniti a “tirare” plebei ed aristocratici insieme, senza sorta di differenza, in devozione alla Vergine Maria.
Ella, infatti, nel 42 D.C. ricevendo una delegazione di messinesi che seguirono San Paolo nel suo ritorno in Palestina, consegnò loro una lettera arrotolata e legata con una ciocca dei suoi capelli, in essa la Madonna Maria lodava la loro fede, diceva di gradire la loro devozione ed assicurava loro la Sua perpetua protezione della città e dei cittadini..
Ed a Maria i messinesi ancora oggi si rivolgono per avere speranza, protezione, in una città martoriata dalla crisi economica e politica, talchè, il popolo messinese ha dovuto demandare l'attività politica-amministrativa della città ad attivisti della società civile, nella speranza di risollevarsi dal degrado raggiunto.
La sacralità, della processione che ogni ferragosto allieta e aggrada lo spirito di tutti noi messinesi, è quindi un patrimonio spirituale e culturale che identifica la nostra comunità, formata da persone rispettose della legge e delle istituzioni, con alti valori etici e morali, oneste e generose, a tal punto da sacrificare la propria vita per la libertà, combattendo ogni forma di oppressione sia essa fascista piuttosto che mafiosa, quest'ultima, da cittadinanze meno fortunate della nostra, loro malgrado, conosciuta, nelle forme più spietate, e feroci.
Il minimo accostamento della parola mafia a questo rito cristiano, addolora il cittadino messinese, ma, al tempo stesso lo induce ad una immediata reazione di protezione da ombre o sospetti che macchierebbero il candore e la spiritualità della processione stessa.
Non vi è miglior reazione per chi rispetta la legge che quella di rendersi sempre disponibile e collaborativa con le Autorità e le Istituzioni preposte, ecco perché Sig. Sindaco, La invitiamo, quale primo cittadino di Messina, ad evitare sterili polemiche strumentali, e per primo da mettersi, senza ulteriori indugi, a piena disposizione delle Autorità ed delle Istituzioni preposte, affinché, si possa celebrare la sacra ritualità ferragostana con la giusta spiritualità, e senza infami contaminazioni esterne.
VOS ET IPSAM CIVITATEM BENEDICIMUS
Messina li 15.12.2015
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