1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

SINDACI DELLA SICILIA PREOCCUPATI PER IL COMPLETAMENTO DELLE OPERE PUBBLICHE FINANZIATE CON FONDI DELL’UE 2007/2013

18/12/2015 - C’è preoccupazione tra i Sindaci della Sicilia per le difficoltà che ci sono nel completamento delle opere pubbliche finanziate con fondi dell’Unione europea con la programmazione 2007/2013, per le quali, entro il 31 dicembre bisognerà chiudere i lavori, effettuare i pagamenti e fare la relativa rendicontazione. Tale situazione si è determinata non per responsabilità dei comuni, ma è stata prodotta da una serie di difficoltà oggettive. Così, una cinquantina di amministratori delle diverse province dell’Isola, hanno inviato una lettera al Presidente della Regione, all’Assessore Regionale all’Economia, al Dirigente del Dipartimento Regionale della Programmazione e ai Presidenti delle Commissioni parlamentari dell’Ars, Bilancio e programmazione ed Esame delle Attività dell'Unione Europea.

“In primo luogo – hanno scritto i sindaci nella lettera inviata alla Regione – vi sono decreti di finanziamento emessi nel corso del corrente anno i quali, specie quando era necessario il cofinanziamento, non essendo stati i comuni nella condizione di approvare i bilanci di previsioni per l’esercizio finanziario 2015, hanno impedito alle stazioni appaltanti di avviare con celerità le procedure di gara. Tutto questo, in tantissimi enti, ha determinato l’impossibilità di completare le opere e procedere, come prescritto, entro il prossimo 31 dicembre, alla liquidazione e rendicontazione delle stesse.

Tale circostanza – si legge ancora nella richiesta degli amministratori comunali – rischia di compromettere irrimediabilmente la stabilità finanziaria degli enti locali i quali, non solo dovranno completare a proprie spese le opere già appaltate, ma avranno l’obbligo di farsi carico, con i rispettivi bilanci, di sostenere le spese per lavori eseguiti ma non pagati e quindi non rendicontabili”.
La missiva si conclude con la richiesta di un incontro e con l’apertura di un tavolo di concertazione, nel corso del quale saranno esplicitate meglio le ragioni oggetto della richiesta.

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