1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

STABILITÀ E PUBBLICO IMPIEGO: CGIL CISL UIL IN PIAZZA PER IL CONTRATTO, AUGURI MATTEO

In piazza Montecitorio sindacati portano mega cartolina: "Auguri Matteo, vogliamo il rinnovo", mobilitazione prosegue
Roma, 15 dicembre 2015 - "Auguri Matteo, anche se quest'anno, per il sesto consecutivo, lo passeremo senza contratto. Tu però devi rispettare le regole e le tante persone che lavorano ogni giorno per le comunità. Noi al nostro Paese ci teniamo: non vogliamo mance ma il #ContrattoSubito". È in sintesi il messaggio contenuto in una cartolina di auguri gigante, replicata poi in centinaia di piccole dimensioni, che oggi le lavoratrici e i lavoratori di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa hanno portato in piazza Montecitorio in occasione di un sit-in promosso, in contemporanea con la discussione alla Camera sulla legge di Stabilità, per rilanciare le ragioni della mobilitazione per il rinnovo di contratti, scaduti da oltre sei anni.

In tanti, provenienti da tutta Italia, hanno voluto testimoniare, a pochi passi dal Parlamento, "il diritto ad un rinnovo del contratto, che riconosca il prezioso lavoro dei dipendenti pubblici e che sia il veicolo per rendere più forti i servizi, valorizzando le professionalità. I soldi ci sono, come dimostrano le varie mance elettorali contenute nella legge di Stabilità. Ma serve coraggio. E un disegno che guardi alla crescita e all'interesse del paese, non al consenso personale del premier".

Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa ritengono infatti inaccettabili i 300 milioni proposti dal governo: "Servono più risorse, non solo per il contratto, ma anche per investimenti veri nella formazione, nell'innovazione organizzativa, nelle competenze. La sola via per riformare davvero e cambiare la Pa. Sarebbe il miglior augurio per i lavoratori pubblici e per il Paese".

La mobilitazione dei sindacati non si ferma ma, a partire dalle prossime ore, si trasferisce sul web e sui social, per poi riprendere nei territori e nei posti di lavoro. La cartolina, infatti, sarà inviata dalle lavoratrici e dai lavoratori pubblici direttamente al presidente del Consiglio, Matteo Renzi, all'indirizzo matteo@governo.it. Una campagna 'natalizia' di Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Fpl e Uil Pa per ribadire: "Auguri Matteo, sotto l'albero pubblico non vogliamo regali, ma un giusto contratto".

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