Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

TORREGROTTA, ANCORA IL PIANO DI LOTTIZZAZIONE…

Consigliere Rosalia Bernava SU Convocazione urgente ritiro e inquietante rinvio
Torregrotta, 7 dicembre 2015 - Nel consiglio del 3 dicembre scorso, convocato in seduta urgente per l’approvazione del bilancio, è stata inserita anche la proposta del piano di lottizzazione che il Consiglio aveva bocciato a dicembre scorso, poi revocata in autotutela il 19 giugno 2015 in presenza del ricorso di parte. Infatti, anziché resistere in giudizio sottolineando le ragioni tecniche della bocciatura, il Consiglio optò per la revoca, pensando (qualcuno) che in caso di riproposizione, si sarebbero colmate le lacune evidenziate. Revoca, fra l’altro, che il competente ufficio non comunicò tempestivamente al Tar (ma questa è un’altra storia). Nel documento pubblicato il 17/6/2015 intitolato “TORREGROTTA: PRIMA IL PIANO REGOLATORE E POI LE LOTTIZZAZIONI” sono state espresse, fra l’altro, le preoccupazioni derivanti per quell’annullamento in autotutela.

E’ già irrituale inserire in una seduta urgente un argomento così complesso ma ritengo grave ed inopportuno che il Sindaco riproponga all’Aula l’adozione della lottizzazione “tale e quale” al testo di un anno fa, senza tenere in debito conto le perplessità e le criticità rilevate dai Consiglieri nei precedenti consigli. Ancora una volta non sono state rispettate le indicazioni del Consiglio Comunale di Torregrotta! Anche in quest’ultima seduta numerosi Consiglieri hanno espresso, argomentando puntualmente sul tema, i motivi di contrarietà ma, malgrado anche la produzione di documenti, il Consiglio prossimo a determinarsi sospendeva continuamente i lavori in Aula. Alla fine il Sindaco, constatata contrarietà della maggioranza dei consiglieri, ha ritirato la proposta della lottizzazione incassando l’impegno del Presidente ridiscuterne il 18 dicembre.

Del piano regolatore che, a dire dell’Amministrazione, è pronto anzi prontissimo, nessuno ne parla! Se è vero, come tutti a parole sosteniamo, che dobbiamo migliorare la vivibilità, che la densità abitativa è troppo elevata e le aree per servizi oltremodo carenti, che lo strumento urbanistico utilizzato è scaduto da oltre trent’anni, che prima di aggiungere altro cemento vorremmo pianificare il territorio, che prima di esaminare la legittima richiesta di una lottizzazione ulteriore vorremmo adottare il Piano Regolatore, appare inquietante che lo stesso Consiglio Comunale che l’ha bocciata, dopo circa un anno di discussioni, mentre conferma la propria contrarietà e le proprie riserve tanto da portare il Sindaco al ritiro della delibera, nella sostanza abbia deciso di ridiscuterne il 18 p.v. Ma non era urgente?
Continuo a ritenere ora più di allora che sia più responsabile adottare: PRIMA IL PIANO REGOLATORE POI LE LOTTIZZAZIONI!

Rosalia Bernava




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