Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

INFORMAZIONE: UN “BOLLINO VIOLA” PER DISTINGUERE LE BUFALE DALLA BUONA INFORMAZIONE

28 gennaio 2016 - Un bollino viola per distinguere quei siti, portali, blog, effettivamente giornalistici, da tutti gli altri che non lo sono nell’oceano dell’informazione online. E’ questa la proposta lanciata oggi da Purple & Noise PR nell’interesse stesso dei lettori, soprattutto quelli di giovane età che, come confermano le molte ricerche, in misura sempre crescente raggiungono l’informazione attraverso lo smartphone e il computer. Davide Ciliberti, fondatore dell’agenzia di comunicazione Purple & Noise PR, ideatore della proposta spiega:”Sul web è ormai difficile percepire la differenza tra fonte giornalistica dell’informazione o meno.” . Non è infrequente osservare come vere e proprie “bufale” assurgano al rango di notizia e quindi da molti inconsapevolmente credute tali.

Si pensi a tutti quei siti che si presentano per grafica, o perché nella denominazione ne riportano il temine, come “news. E che, tutti insieme, generano un’onda di centinaia di “post” al minuto, viralizzati sui social network, che possono essere percepiti come “notizie”, ma che in realtà non sono né curate, né redatte da giornalisti”.
Peraltro tutti questi contenitori usano e rilanciano notizie redatte da testate giornalistiche come le agenzie di stampa o i giornali online, modificandole spesso con impropri “taglia e incolla” o abbinandovi, magari senza filo logico o pura attinenza, link o foto recuperate da altri siti. E al lettore potrebbe arrivare un’informazione anche distorta.
“Premetto che sono un entusiasta dell’opportunità che il web concede a tutti di esprimersi e comunicare liberamente - sottolinea Davide Ciliberti - Ma deve essere ben chiaro il confine tra il giornalista, che è un professionista e che comunque rispetta codici e regole deontologiche, e gli altri siano essi blogger, commentatori o esperti”.

“Quello che propongo- continua Davide Ciliberti, di Purple & Noise PR - è l’adozione di un bollino viola, la cui erogazione potrebbe essere riservata all’Ordine dei giornalisti, riservato solo a quei siti, blog o portali curati o redatti da un giornalista, pubblicista o professionista. In questo caso gli internauti, soprattutto i giovani e i giovanissimi, potranno essere maggiormente rendersi conto dell’origine e della natura di quella fonte. E valutare in che misura dargli credito”.
Operativamente la cosa – se sposata dall’Ordine dei giornalisti – potrebbe essere anche di semplice attuazione: tale bollino potrebbe essere ricevuto in automatico da coloro che abbiano preventivamente compilato un modello online, auto-certificandosi come giornalisti, digitando il proprio numero di tessera associativa e nome del sito o blog. Tecnicamente un meccanismo simile a quando si smarrisce la password e se ne fa nuova richiesta. Si consideri inoltre che la “proposta Purple & Noise” nulla toglie al mondo del web, ovvero non va nella direzione di limitare semmai in quella di aggiunge un agevole strumento di analisi.

Oltretutto il “bollino viola” potrebbe anche generare un beneficio per il mercato dell’editoria. Molti di questi siti, spesso grazie alla visibilità concessa dalle news che pubblicano, guadagnano con la pubblicità. Probabilmente il bollino, conferendo loro maggiore autorevolezza, potrebbe anche indurre maggiori incassi e conseguentemente stimolare i proprietari dei siti ad attivare collaborazioni con i molti giornalisti freelance, da cui anche – nel tempo – apprendere anche le arti e le regole della professione”.

http://www.purpleandnoise.com/2016/01/un-bollino-viola-per-distinguere-le-notizie-da-post-e-bufale/

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