Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

LO STATUTO SPECIALE DELLA REGIONE SICILIANA VA APPLICATO INTEGRALMENTE

… e nello spirito del “Pactum”, stipulato nel mese di marzo del 1946 a Roma, fra i membri del Governo italiano ed i principali dirigenti del Movimento Separatista Siciliano guidato da Andrea Finocchiaro Aprile e da Antonino Varvarò. Un “Pactum” in forza del quale si pose fine alla guerriglia condotta in tutta la Sicilia dall’Esercito Volontario per l’indipendenza della Sicilia (Evis)

08/01/2016 - Prendendo atto dell’imperversare delle “GRANDI MANOVRE” ANTISICILIANE in corso, che, fra l’altro, hanno nel mirino la soppressione dell’Istituto Autonomistico Siciliano, la Regione Siciliana e la stessa Sicilia, gli indipendentisti del Centro Studi “Andrea Finocchiaro Aprile” (CSAFA) ricordano a se stessi ed agli altri che le violazioni unilaterali; – (da parte del Governo Italiano e da parte dei partiti dominanti) –, di quel “PACTUM” rimettono in discussione tutto, anche il “COMPROMESSO AUTONOMISTA”.

E ciò non solo per fare valere il principio culturale politico e giuridico in base al quale “PACTA SUNT SERVANDA”, ma anche per tanti altri motivi che sono – a dir poco, – tutt’altro che degni di uno “STATO di DIRITTO” quale la Repubblica Italiana dichiara di essere. Diciamo subito a tal proposito che le eventuali esigenze di adeguamento delle disposizioni statutarie, (esigenze tutte da verificare di volta in volta attentamente), alle mutazioni ed ai “FATTI” nuovi, – intanto intervenuti, (come ad esempio la legislazione comunitaria) – devono essere fronteggiate rispettando le prerogative dello Statuto stesso. E non già come “pretesti” per “cancellare” il diritto all’autogoverno del Popolo Siciliano e/o comunque per DISATTIVARE gli articoli più significativi dello Statuto. Pretesti, questi, che si sono, in modo assai sospetto, moltiplicati nell’ultimo ventennio.
È pertanto indegno il comportamento delle forze politiche che, all’interno ed all’esterno delle Istituzioni rappresentative, tentano, di fatto e ad ogni più sospinto, di sopprimere i diritti costituzionali del Popolo Siciliano e di annullare gli effetti del PACTUM del 1946…. Una volta che le “armi”, a suo tempo, furono posate.

Le complicità e l’ascarismo di non pochi politicanti siciliani, – (ivi compresi quelli che siedono nei Parlamenti di Palermo, – di Roma e di Bruxelles) – non legittimano affatto i numerosi colpi di mano antisiciliani. Li rendono semmai più pericolosi nei confronti dei diritti fondamentali del Popolo Siciliano. Allarme rosso, quindi.
Ai nemici interni ed esterni della Sicilia, il Centro Studi “Andrea Finocchiaro Aprile” ribadisce che i diritti fondamentali del Popolo Siciliano – della Nazione Siciliana – sono inalienabili ed imprescrittibili e che le GRANDI MANOVRE dell’ANTISICILIA e quelle dei suoi complici locali non chiudono affatto il dibattito sulla QUESTIONE SICILIANA, anzi ne hanno riaperto pericolosamente – ed in modo arrogante – i termini.
Ed è, questa, una sfida che gli Indipendentisti Siciliani del C.S.A.F.A. affrontano a testa alta sicuri di essere dalla parte giusta e di avere anche il consenso dell’opinione pubblica dell’EUROPA DEI POPOLI.

Giuseppe Scianò

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