Scorie nucleari: anche a Trapani il NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi

Manifestazione NO deposito scorie. Ciminnisi (M5S): "Auspichiamo presa di posizione di maggioranza e Governo di centrodestra".  La deputata ARS Cinqustelle Cristina Ciminnisi presente, unitamente alla coordinatrice Territoriale del M5S Francesca Trapani, alla manifestazione contro le scorie nucleari avvenuta a Trapani. Trapani, 2 maggio 2024  – "Come abbiamo già fatto a Segesta, anche a Trapani, oggi abbiamo manifestato il nostro NO assoluto al deposito nazionale di rifiuti radioattivi nei nostri territori. Come MoVimento 5 Stelle Sicilia, lavoreremo perché l’ARS approvi la mozione affinché Trapani e Calatafimi non diventino la pattumiera d’Italia. Ci preoccupa il fatto che non abbiamo ancora ascoltato un NO altrettanto deciso da parte della maggioranza di centrodestra, né da parte del Governo Regionale. Al contrario, sembrano giungere da autorevoli rappresentanti del territorio preoccupanti voci di 'disponibilità a valutare' le 'opportunità economiche'.

AGRICOLTURA SICILIA: UNA COMMISSIONE DI INDAGINE SULLA CRISI DEL COMPARTO

12 febbraio 2016 – Una mozione per la costituzione di una "Commissione di indagine e studio" sulla crisi del comparto agrumicolo è stata presentata oggi all'ARS dal Gruppo parlamentare del Movimento per le Autonomie, primo firmatario il catanese Toti Lombardo. Lo scopo di questa commissione, ai sensi del Regolamento interno dell'Assemblea, è quella di esaminare la situazione, vagliando eventuali proposte di tipo normativo. "La crisi del comparto agrumicolo siciliano - afferma Toti Lombardo - ha raggiunto ormai il suo massimo storico per la concomitanza di diversi fattori interni ed esterni alla nostra regione. Da un lato abbiamo infatti la congiuntura internazionale, in un quadro di totale liberalizzazione della concorrenza che penalizza i prodotti di qualità a vantaggio di quelli con prezzi tanto bassi da porsi fuori dal mercato.
I costi del prodotto sono ormai al minimo storico, a fronte di sempre maggiori costi di produzione e gestionali per le aziende.

D'altro canto - prosegue Lombardo - di fronte a questa situazione di crisi, il Governo nazionale e Regionale si sono mostrati del tutto assenti, incapaci sia di incidere sugli accordi commerciali fra la UE e i paesi del nord-Africa, sia di intervenire direttamente a supporto del settore, per esempio con un piano di ritiro straordinario (come fatto nel 2011) o promuovendo accordi di filiera che permettessero una razionalizzazione ed un contenimento dei costi di sistema."

"Di fronte a questo immobilismo - conclude Lombardo - l'Assemblea Regionale deve quindi attivarsi, usando gli strumenti a sua disposizione per formulare proposte sul piano normativo e soprattutto per dare indicazioni precise e vincolanti all'azione del Governo regionale"

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