Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

CALTANISSETTA, CHI HA NOSTALGIA DEL SALUTO ROMANO?

Nota stampa di Forza Nuova Sicilia, segreteria regionale. Ancora fa notizia in Italia la questione del saluto romano, e sarebbe tra le “questure evidentemente sbilanciate a sinistra, non avendo di meglio di fare, dopo 64 anni, (…) la questura di Caltanissetta” che (giustamente a nostro avviso, ndr) notifica l’apertura delle indagini contro un militante, “per aver alzato il braccio destro, per ben “tre volte” (dopo 64 anni dalla legge Scelba), durante il rito del “Presente” in onore delle vittime italiane della pulizia etnica comunista”

Caltanissetta, 23/02/2016 - Alcune questure evidentemente sbilanciate a sinistra, non avendo di meglio di fare, si gingillano ancora, dopo 64 anni, con la liberticida legge Scelba del 1952.
Dopo la fiaccolata per i martiri delle foibe, che Forza Nuova ha tenuto a Gela lo scorso 13 febbraio, giunge, infatti, dalla questura di Caltanissetta, la notifica di apertura indagini contro un nostro militante (sì, uno solo su poco meno di un centinaio di partecipanti) che i solerti servitori della repubblichetta antifascista hanno deciso di indagare per aver alzato il braccio destro, per ben “tre volte”, durante il rito del “Presente” in onore delle vittime italiane della pulizia etnica comunista, rito che ha concluso la commemorazione davanti al monumento ai caduti di piazza martiri della libertà.

In un simile contesto commemorativo, la comunicazione di apertura indagini per “manifestazioni usuali del disciolto partito fascista” assume il profilo ancora più odioso di un’inchiesta di contenuto politico che, per di più, mira ad intimidire un esponente forzanovista di quella zona allo scopo di rallentarne l’attività politica e la relativa libera manifestazione del pensiero.
La segreteria regionale di Forza Nuova Sicilia seguirà gli sviluppi del procedimento, confidando nel buon senso che in casi simili ha spesso dimostrato la Magistratura, annunciando fin da ora, oltre che il pieno sostegno al suo rappresentante, una serie di iniziative di piazza che si svolgeranno proprio nella cittadina nissena.

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