Autonomia differenziata: all'Ars politici ed esperti a convegno

Le sfide che ci attendono”, all'Ars lunedì prossimo politici ed esperti a convegno sull'autonomia differenziata 20/04/2024 - Le luci dell'Ars si accenderanno lunedì 22 aprile prossimo alle 17 sull'autonomia differenziata in occasione di un convegno che vedrà relazionare politici, giuristi, economisti ed altri esperti su alcuni aspetti collegati alla riforma Calderoli. Il convegno, dal titolo “Autonomia differenziata, le sfide che ci attendono” è stato organizzato dalla commissione biblioteca dell'Ars presieduta dalla deputata Roberta Schillaci. Dopo i saluti del presidente e vice presidente dell'Ars, rispettivamente Gaetano Galvagno e Nuccio Di Paola e di Roberta Schillaci, interverranno Roberto Fico, (ex presidente della Camera dei deputati), Stefano Pellegrino (deputato Ars), Giovanni Guzzetta (professore di diritto pubblico Università Tor Vergata), Gaetano Armao (professore di diritto amministrativo UniPa), Pietro Busetta (professore di statistica economica U

PRECARI DEI COMUNI IN DISSESTO, PER LACCOTO E PANARELLO "UNA SOLUZIONE POSITIVA"

29/02/2016 - “Il buon lavoro di queste settimane, portato avanti in sinergia con il governo regionale, ha permesso una soluzione positiva alla vicenda dei contrattisti dei comuni in dissesto”. Lo dicono Giuseppe Laccoto e Filippo Panarello, deputati regionali del PD, a proposito dell’approvazione degli articoli 8 e 28 della finanziaria in discussione all’Ars.
“Dopo la norma nazionale che, su iniziativa dei parlamentari del PD, ha consentito la proroga anche ai contrattisti dei comuni in dissesto – aggiungono Laccoto e Panarello - il governo nazionale con la finanziaria ha stanziato i fondi necessari per consentire la continuità lavorativa. I comuni in dissesto, infatti, per poter prorogare i contratti devono ricevere della Regione il 100 percento del contributo, a differenza degli altri comuni per i quali il contributo è del 60 percento”.
“Ci siamo battuti – concludono i due deputati del PD – per raggiunger questo risultato e non creare ingiuste disparità nel bacino dei contrattisti degli enti locali”.

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