Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

PRECARI DEI COMUNI IN DISSESTO, PER LACCOTO E PANARELLO "UNA SOLUZIONE POSITIVA"

29/02/2016 - “Il buon lavoro di queste settimane, portato avanti in sinergia con il governo regionale, ha permesso una soluzione positiva alla vicenda dei contrattisti dei comuni in dissesto”. Lo dicono Giuseppe Laccoto e Filippo Panarello, deputati regionali del PD, a proposito dell’approvazione degli articoli 8 e 28 della finanziaria in discussione all’Ars.
“Dopo la norma nazionale che, su iniziativa dei parlamentari del PD, ha consentito la proroga anche ai contrattisti dei comuni in dissesto – aggiungono Laccoto e Panarello - il governo nazionale con la finanziaria ha stanziato i fondi necessari per consentire la continuità lavorativa. I comuni in dissesto, infatti, per poter prorogare i contratti devono ricevere della Regione il 100 percento del contributo, a differenza degli altri comuni per i quali il contributo è del 60 percento”.
“Ci siamo battuti – concludono i due deputati del PD – per raggiunger questo risultato e non creare ingiuste disparità nel bacino dei contrattisti degli enti locali”.

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