Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

PRECARI DEI COMUNI IN DISSESTO, PER LACCOTO E PANARELLO "UNA SOLUZIONE POSITIVA"

29/02/2016 - “Il buon lavoro di queste settimane, portato avanti in sinergia con il governo regionale, ha permesso una soluzione positiva alla vicenda dei contrattisti dei comuni in dissesto”. Lo dicono Giuseppe Laccoto e Filippo Panarello, deputati regionali del PD, a proposito dell’approvazione degli articoli 8 e 28 della finanziaria in discussione all’Ars.
“Dopo la norma nazionale che, su iniziativa dei parlamentari del PD, ha consentito la proroga anche ai contrattisti dei comuni in dissesto – aggiungono Laccoto e Panarello - il governo nazionale con la finanziaria ha stanziato i fondi necessari per consentire la continuità lavorativa. I comuni in dissesto, infatti, per poter prorogare i contratti devono ricevere della Regione il 100 percento del contributo, a differenza degli altri comuni per i quali il contributo è del 60 percento”.
“Ci siamo battuti – concludono i due deputati del PD – per raggiunger questo risultato e non creare ingiuste disparità nel bacino dei contrattisti degli enti locali”.

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