Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo, urgente fare chiarezza sulle gravi criticità

Incontro con il Prefetto di Palermo: urgente fare chiarezza sul Consorzio madonita per la Legalità e lo Sviluppo   Lunedì (5 maggio u.s.)  una delegazione di cittadini attivi madoniti è stata ricevuta dal Prefetto di Palermo per esprimere forte preoccupazione in merito a gravi criticità che stanno emergendo all’interno del Consorzio Madonita per la Legalità e lo Sviluppo. Si tratta di fatti e circostanze che, per motivi non chiariti, alcuni sembrano voler minimizzare o tenere sotto silenzio. In particolare, desta grande allarme la reiterata mancata approvazione degli schemi di bilancio da parte del Consiglio di Amministrazione e dell’Assemblea dei Comuni soci, per gli esercizi 2021, 2022, 2023 e 2024. “Riteniamo che sia assolutamente necessario fare piena luce (anche) su tali episodi e riportare con urgenza la gestione politico-amministrativa del Consorzio su un piano di legalità, correttezza e totale trasparenza”, affermano i sottoscrittori di una nota inviata ai sindaci dei ...

DISCARICA DI MAZZARRA', SINDACO FOTI: NOI ANDIAMO FINO IN FONDO

Discarica di Mazzarra': nota del sindaco di Furnari sull'interrogazione del Movimento 5S
Furnari (Me), 12/03/2016 - Apprendo favorevolmente l’interrogazione presentata da 18 deputati del deputati del Movimento 5 Stelle che hanno un impatto enorme sulla vicenda della discarica diMazzarrà Sant’Andrea. Resto sgomento nel leggere, in tale interrogazione due notizie: la prima relativa all’arresto di un Prefetto in carica, la seconda che riguarda ben quattro interrogazioni presentate sull’argomento alle quali, i vari governi nel corso degli anni, non hanno mai risposta.
Ricordo che come sindaco di Furnari, a differenza dei miei predecessori, ho partecipato a numerose conferenze di servizio e sono stato per molto tempo impegnato, da solo, in questa battaglia denunciando fatti illeciti e complicità di organi dello Stato, ben individuati ed individuabili, sulla scorta di atti e documenti.

Ho anche potuto assistere al silenzio delle istituzioni su questo argomento malgrado abbia portato dossier, atti e denunce. Per fortuna la Commissione Regionale Antimafia -- che ha secretato la mia audizione -- e ha dato seguito alla stessa, come grande interesse ha mostrato la Commissione bicamerale per il ciclo illecito dei rifiuti.
Nella vicenda anche l'on. Sonia ALFANO è intervenuta chiedendo alla Commissione nazionale Antimafia di avviare una indagine su Mazzarrà Sant’Andrea e sulla società mista TirrenoAmbiente spa.

Solo in quel contesto la presidente on.le Rosy Bindi, ha chiesto al Prefetto di Messina di avviare l’accesso agli atti al Comune di Mazzarra Sant’Andrea, atto che è stato propedeutico allo scioglimento degli organi elettivi.
Considerate le numerose denunce presentate anche dallo scrivente, tale attività d’indagine, che ha portato a clamorosi sviluppi, poteva essere avviata molto prima anche alla luce di quanto emerso dalla Commissione ispettiva istituita dall’ex assessore regionale Nicolò Marino, allontanato dal governo Crocetta e meritatamente cittadino onorario di FURNARI.

Bene hanno fatto i deputati del Movimento 5S a ribadire l’ammanco di ben 46 milioni di euro destinati alla sicurezza e alla gestione trentennale post mortem del sito. Ma mentre è avvenuto ciò, ci si domanda come possa una società mista che licenzia -- in violazione di legge e come denunciato dal sindacato CGIL i propri dipendenti -- gestire tale sito per altri 30 anni.
I deputati del Movimento 5 S dovrebbero sostenere le denunce del Comune di Furnari, che più volte ha chiesto l’escussione delle polizze fideiussorie che dovrebbero essere in possesso della Prefettura di Messina e della Regione Siciliana.
Questa amministrazione intende andare fino in fondo sulla vicenda e così come ha consegnato numerosi documenti alla Commissione Regionale Antimafia, chiarendone gli aspetti legati agli stessi, sarebbe felice di avviare un incontro costruttivo con i deputati firmatari della interrogazione alla quale si potrà fornire, non solo stralci di notizie riportate dai giornali ma anche documenti su aspetti della vicenda ancora inediti e sconcertanti.

Quello però che in questo momento più inquieta è che malgrado abbia chiesto più volte la rimozione del custode giudiziario -- che è anche responsabile dell’abbancamento abusivo di una montagna di rifiuti -- questa bomba ecolologica, continua ad essere affidata al medesimo al punto che anche i parlamentari del Movimento 5 S, pure loro ne chiedono adesso la “sospensione e la sua conseguente sostituzione “.



Dalla Residenza Municipale lì 12 marzo 2016

IL SINDACO
Avv. Mario Foti

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