Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

FORESTALE: FUORI DALLA FORESTALE 32 PIROMANI, NUOVA DIRETTIVA DI CROCETTA

Palermo, 19 mar. 2016 - Nuova direttiva del presidente Crocetta inviata all'assessorato al Lavoro perchè venga avviato il procedimento di esclusione dal lavoro e cancellazione dagli elenchi di 32 forestali, condannati in via definitiva per attentati incendiari a danno del patrimonio boschivo. La nuova direttiva fa espressamente riferimento alla Legge regionale 14/2006 che, riordinando la legge regionale istitutiva degli elenchi dei lavoratori che possono essere avviati su base annuale al lavoro nella forestazione, sottolinea che i soggetti inclusi nell'elenco si debbano occupare della salvaguardia del patrimonio montano e boschivo con l'obiettivo di difendere dagli incendi il patrimonio boschivo, i terreni agricoli e tutelare il paesaggio. “E' ovvio – afferma il presidente – che un piromane, cioè un soggetto che sia stato condannato perchè ha danneggiato o distrutto tale patrimonio, è totalmente incompatibile con l'attività che deve svolgere per legge. Si tratta di una questione non solo morale, etica e persino logica, ma di contrasto con la legge”.
Da un'analisi attenta degli elenchi e del casellario giudiziario di 24.000 forestali, emerge che 32 di loro si trovano in una situazione di incompatibilità per condanne definitive per incendio.

“E' uno scandalo – sottolinea Crocetta – che il patrimonio forestale dei siciliani, venga affidato a chi lo ha danneggiato ed è ancora più scandaloso che nessuno in passato si sia preoccupato di applicare la legge e persino il buonsenso. Il mio governo – continua il governatore – non intende più avallare tale sistema, caratterizzato dalla totale inosservanza delle leggi, dalla mancata tutela del bene pubblico e dalla gestione clietelare del lavoro.

“Intendo difendere i 24.000 forestali che svolgono correttamente il proprio lavoro – continua Crocetta – e per questo mi sono battuto in tutte le sedi, trovando ogni anno le risorse necessarie, in una fase difficile dell'economia, ma chi sbaglia, deve andare fuori.
Questo è anche un modo per dire ai giovani che in questa Regione non vengono premiati i mafiosi e gli incendiari, ma i cittadini onesti”.
Dopo i primi 64 esclusi dagli elenchi perchè condannati per reati di mafia e interdetti perenni dai pubblici uffici, adesso con i nuovi 32 esclusi, sono quasi 100 i forestali che non verranno più avviati al lavoro. “Si tratta di una svolta mai fatta da nessuno – dice il presidente. Non sfugge che questa azione di moralizzazione degli ultimi 3 anni, ha interessato a 360° tutta l'amministrazione regionale, dalle figure apicali alle altre fasce di lavoratori, dall'espulsione dalla Seus di 68 soggetti, ai circa 500 ex pip anche con reati di mafia (circa 70) e reati incompatibili con il lavoro nella pubblica amministrazione o non in possesso dei requisiti reddituali per percepire il sostegno al reddito. Prima della fine del mio mandato – conclude Crocetta – concluderò l'azione di pulizia all'interno della Regione. Questa Regione è cambiata e i siciliani non intendono più tollerare privilegi a favore dei mafiosi”.

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