Orchestra sinfonica siciliana: “Vergognoso quanto sta succedendo, presenterò un'interrogazione”

Cracolici: “Vergognoso quanto sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana, presenterò interrogazione” Palermo, 29 Aprile - “Quello che sta succedendo all'Orchestra sinfonica siciliana è vergognoso: è assurdo che dopo mesi abbiamo un presidente che si è dimesso, un’incompatibilità del Sovrintendente e un governo regionale che non prende alcuna iniziativa per ridare delle garanzie e stabilità ai vertici della Foss. Tutto questo accade in un momento nel quale la cultura viene considerata solo un poltronificio e non uno strumento per attrarre e veicolare l'immagine di una Sicilia attiva e intraprendente”.  Lo dice Antonello Cracolici, deputato Pd all'Ars e primo firmatario di un'interrogazione presentata per “Far assumere iniziative immediate e per ridare certezza a un ente – aggiunge Cracolici – mentre il governo, ripiegato su logiche di occupazione del potere, non riesce neanche a svolgere l'attività di ordinaria amministrazione. Oltretutto, vorrei ricordare

NO INCENERITORE VALLE DEL MELA: IN UNO STATO DI DIRITTO AVREMMO GIÀ VINTO

La nota del Comitato dei cittadini contro l'inceneritore del Mela sul ricorso di A2A e sulla manifestazione del 13 Marzo. Domenica 13 rigettiamo il ricorso di A2A

02/03/2016 - L’inceneritore proposto da A2A appare sempre più come un corpo estraneo rigettato dalla Valle del Mela. Già sommerso da centinaia di pagine di osservazioni opposte da comitati, associazioni, comuni e dall’Ordine dei Medici, osteggiato dalle delibere consiliari di quasi tutti i comuni tirrenici che vanno da Messina a Furnari, l’inceneritore è ormai percepito come una grave minaccia dalla gente, tanto che i cittadini che finora hanno avuto l’occasione di farlo (a San Filippo del Mela e Gualtieri) hanno votato NO all’inceneritore con percentuali del 96-99%, mentre Domenica 6 Marzo saranno chiamati al voto i cittadini di Pace del Mela.
Come se non bastasse, adesso è chiaro che il progetto ha ricevuto l’altolà anche della Soprintendenza e del Ministero dei Beni Culturali, il cui parere negativo è vincolante.

Tali bocciature si basano essenzialmente sul Piano Paesaggistico d’Ambito 9, il cui art.55 è inequivocabile: le grandi industrie costituiscono un grave detrattore paesaggistico per l’incantevole golfo di Milazzo, provocando un grave danno ambientale ed economico a tutto il comprensorio; sono pertanto vietati nuovi impianti ed anzi gli impianti già esistenti dovrebbero andare incontro alla progressiva dismissione.

Ma A2A non molla. La società lombarda, anziché prendere atto che l’inceneritore nella valle del Mela “non s’ha da fare” e considerare le nostre proposte alternative, non vuole rinunciare a bruciare la spazzatura di mezza italia a casa nostra. Così ha presentato ricorso al TAR contro il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali. Ma più che contro quest’ultimo il ricorso di A2A si rivolge contro il tanto reclamato diritto dei 150 mila abitanti del nostro comprensorio a vivere in un ambiente non inquinato e a non veder ulteriormente aggravati i rischi per la propria salute.
Di certo c’è che in un perfetto stato di diritto la bocciatura dell’ “inceneritore del Mela” dovrebbe essere già scontata. Purtroppo però l’esperienza ci insegna che quando ci sono grossi interessi in ballo non sono rari i tentativi sottobanco di far diventare bianco il nero.

Ecco perché è importante scendere di nuovo in piazza domenica 13 Marzo a Milazzo, partecipando alla Manifestazione contro l’inceneritore, indetta da “#decidiamoNoi”, che partirà alle ore 15 da Piazza San Papino: per lanciare dei messaggi forti e chiari alle istituzioni. E cioè che i cittadini della valle del Mela non sono più disposti a sopportare abusi sulla propria pelle; che l’Art.55 del Piano Paesaggistico d’Ambito 9 dev’essere pienamente applicato ed approvato senza modifiche; che bisogna aprire un percorso per favorire soluzioni alternative di riconversione della centrale (come quelle da noi proposte su cittadinicontroinceneritore.org), volte a creare maggiore occupazione, eliminare i rischi per la salute e risolvere il problema dei rifiuti.

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