Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

SCHENGEN, UN SOGNO DA SOSPENDERE, ABOLIRE, RAFFORZARE O MODIFICARE?

Il 16 marzo, a Brolo, si parlerà del "Sogno di Schengen". A curare l'attualissimo seminario sarà l'associazione Sikanie diretta da Angela Fogliani. L'incontro è stato programmato alle ore 10 presso la sala multimediale "Rita Atria" e rientra nel progetto "Look them from a different perspective " . Titolo completo del seminario brolese: "IS THE SCHENGEN DREAM OF EUROPE WITHOUT BORDERS BECOMING A THING OF THE PAST? L'incontro a Brolo è patrocinato dall'amministrazione comunale di Brolo"

Brolo (Me), 09/03/2016 - Questo è un progetto dell’Associazione Sikanie di Sinagra, finanziato dall’Agenzia Nazionale per i Giovani nell’ambito del programma ERASMUS+ che tratta i temi della discriminazione, dei pregiudizi e dell'intolleranza a sostegno degli obiettivi di organizzazioni e di operatori giovanili che lavorano in aree in cui i fenomeni di intolleranza e discriminazione sono in aumento o semplicemente con i giovani vittime di questi fenomeni per migliorare le loro competenze in un quadro generale per la promozione dei fondamentali valori europei del rispetto per i diritti umani, la democrazia, la pace, l'inclusione e la coesione sociale.
I partner del progetto sono 8 organizzazioni attive nel settore della promozione dei diritti umani provenienti da Italia, Romania, Portogallo, Spagna, Lettonia, Ungheria, Polonia e Grecia che lavorano con o per giovani che vivono in situazioni di discriminazione, pregiudizio e intolleranza.

Il progetto è stato strutturato in diverse attività : una visita preliminare di studio dal 2 al 9 maggio 2015, un corso di formazione dal 14 al 21 ottobre 2015, un breve corso di formazione in ciascuno dei paesi partner a gennaio 2016 , e il seminario di follow up che si terrà dal 14 al 16 marzo 2016. Tra le iniziative di quest'ultimo appuntamento anche il seminario di follow up del progetto dal titolo "IS THE SCHENGEN DREAM OF EUROPE WITHOUT BORDERS BECOMING A THING OF THE PAST?"- IL SOGNO DI SCHENGEN DI UN’EUROPA SENZA FRONTIERE È DIVENTATO UN RICORDO DEL PASSATO? programmato alla multimediale brolese.
Come si intuisce da titolo, l'attività del seminario riguarderà uno dei principali argomenti di cui sentiamo discutere in questi giorni , ossia della possibilità di abolire il trattato di Schengen, ovvero il trattato che ha eliminato le frontiere interne in Europa e che è stato introdotto nel 1995.
L’emergenza migranti ha sottoposto le strutture e i sistemi di accoglienza dei Paesi Europei a forti pressioni, e l’acutizzarsi delle tensioni ha portato a mettere in dubbio persino uno dei principi cardini dell’integrazione europea ossia la libertà di circolazione delle persone, disciplinata negli Accordi di Schengen fino a non molto tempo fa ritenuto intoccabile pilastro e baluardo della libertà di movimento in Europa. Il Seminario sarà l’occasione per una testimonianza di ciò che su Schengen si discute nelle comunità locali delle Associazioni partners del progetto: sospenderlo, abolirlo, rafforzarlo, modificarlo? Cosa davvero pensano i comuni cittadini europei, ossia quelli che , al di là del dibattito politico ufficiale, ogni giorno debbono misurare la loro capacità di gestire i flussi migratori in arrivo da fuori dell’Unione Europea.

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