Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

«PATTO PER MESSINA», GENOVESE (CISL): «DOPO TRE ANNI DI ARROGANZA E INCONCLUDENZA, TEMPO SCADUTO»

L’assessore Signorino e il «Patto per Messina», Genovese (Cisl): «Dopo tre anni di arroganza e inconcludenza, oggi il tempo è scaduto»
Messina, 22 aprile ’16 – «Oggi il tempo è scaduto». Lo ha detto il segretario generale della Cisl Messina, Tonino Genovese, in riferimento alla nota dell’assessore allo Sviluppo Economico Guido Signorino con la richiesta di condivisione di un Patto per Messina. «Non siamo interessati e non perché non ci interessa Messina – ha specificato Genovese – non siamo interessati perché chiedevamo da anni la costruzione di una prospettiva per Messina che però non è mai arrivata. Capisco e sono umanamente vicino all’assessore Signorino che deve dare senso e giustificare la sua delega, ma dopo tre anni di amministrazione arrogante, inconcludente e dalle porte sbattute in faccia chiedere condivisione mi sembra un tantino presuntuoso. E non entro nel merito di un documento in cui si ripropongono ricette trite, incoerenti e che mettono sullo stesso piano interventi irrisori con quello che dovrebbe essere, a mio avviso, la madre di ogni programma di sviluppo, la Città Metropolitana dello Stretto».

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