Gioiosa Marea: «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», una rete di collaborazione tra le Associazioni Pro Loco

I l 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di  Scienze del turismo, della cultura e d'impresa  presso l'Università di Messina. Coinvolti, oltre alle Associazioni Pro Loco territoriali, i protagonisti della filiera turistica. Gioiosa Marea, 10 luglio 2025 -  Lo scorso 8 luglio 2025, presso il Circolo Roma di Gioiosa Marea si è svolto il 1° Seminario di Studi «Le Pro Loco artefici del turismo sostenibile e di qualità», promosso dalla Pro Loco di Gioiosa Marea con l'intento di creare una rete di collaborazione e sinergia tra le Associazioni Pro Loco aps di prossimità. Il seminario si è  avvalso della competente presenza del prof. Filippo Grasso, docente di Scienze del turismo, della cultura e d'impresa presso l'Università di Messina e riconosciuto esperto di turismo, che ha illustrato...

ATO ME2: I 7 LAVORATORI TRASFERITI A SANT’ANGELO GRAVANO SULLA SOCIETÀ D'AMBITO

Lo ha stabilito il Giudice del Lavoro del Tribunale di Patti, Fabio Licata, che si è pronunciato su un ricorso presentato dagli ex dipendenti
S. Angelo di Brolo, 11/05/2016 - Dal 1° aprile, al 19 aprile 2007, è l'Ato Me2 a dovere pagare i 7 lavoratori a suo tempo trasferiti dal Comune di Sant’Angelo alla Società d'Ambito. Lo ha stabilito il Giudice del Lavoro del Tribunale di Patti, Fabio Licata, che si è pronunciato su un ricorso presentato dagli ex dipendenti. Il 14 marzo 2007, dopo oltre due anni dal passaggio dei servizi di igiene ambientale e, quindi, anche della riscossione alla Società d'Ambito, la Giunta comunale deliberò, con decorrenza 1 aprile, il trasferimento dei lavoratori. Per ragioni non dipendenti dall'Ente locale, il personale non fu assunto senza soluzione di continuità, ma con quasi 20 giorni di ritardo. Così, mentre i lavoratori hanno continuato a svolgere la loro prestazione lavorativa per con dell'Ato, la stessa Società non intendeva pagarli. Il Comune, difeso dall'avvocato Vincenzo Amato, si è opposto, perché il rapporto di dipendenza si era risolto il 31 marzo e, di conseguenza, da quella data nulla era dovuto agli ex addetti ai servizi di igiene ambientale.

L’Ente ha avuto ragione, perché l'Autoritá giudiziaria ha confermato l'obbligo per la Società d'Ambito - presso la quale gli ex netturbini, anche se formalmente non assunti, hanno prestato la loro opera - di erogare la retribuzione. “Tenuto conto della natura dei rapporti tra il Comune e l’ATO, scrive il Giudice del Lavoro nella sentenza, la Società aveva l’obbligo di provvedere all’organizzazione e gestione del servizio di raccolta dei rifiuti… ed era l’unico beneficiario diretto dell’attività lavorativa dei ricorrenti…”.
“Come dimostrano i fatti - ha dichiarato il Sindaco – l’Amministrazione ha sempre agito per difendere gli interessi del Comune e, quindi dei cittadini, sapendo valutare se, e quando, opporsi alle richieste più disparate che vengono prodotte nei confronti dell’Ente locale. Se ci fosse stata superficialità – ha concluso il primo cittadino – ci saremmo accollati oltre 6 mila euro di costi, mentre l’Ato si è incassata la tassa pagata dai cittadini”.


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