Codice della Strada: una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi

CODICE STRADA. ANNALISA CORRADO (SEGRETERIA NAZIONALE PD E MEP S&D): “ENNESIMO DISASTRO DEL GOVERNO, NORMA REPRESSIVA E IDEOLOGICA FATTA SULLA PELLE DELLE PERSONE”  Roma, 20 novembre 2024 - "L’approvazione del Codice della Strada non è che l’ennesimo disastro del Governo, che peggiora invece di migliorare la vita dei cittadini. Si tratta di una norma repressiva e ideologica, che complica la vita ai sindaci virtuosi che vogliono adottare pratiche innovative e che non fa assolutamente nulla per prevenire gli incidenti stradali, che ancora oggi registrano numeri terrificanti – oltre 3.000 morti e 200.000 feriti ogni anno”, dichiara Annalisa Corrado, Responsabile Conversione Ecologica nella Segreteria Nazionale del PD e MEP S&D, Commissione ENVI. La riforma, a lungo sbandierata dal Governo Meloni, ha ricevuto oggi l’approvazione in Senato. Tutte le principali associazioni italiane dei familiari delle vittime sulla strada, insieme con le associazioni ambientaliste e per la mobi

GENOVESE (CISL): «IL GOVERNO PARLA DEL SUD E PENSA AL NORD»

Interventi a sostegno della crescita e delle infrastrutture, dall’ultima riunione del Cipe la conferma: «Il governo parla del Sud e pensa al Nord». Nessuna opera del Mezzogiorno inserita nel piano approvato alla presenza del Presidente del Consiglio
Messina, 16/05/2016 – «Le parole contano zero, a certificare con i fatti il disinteresse per il sud e per la Sicilia è il Cipe». A dirlo è il segretario generale della Cisl di Messina, Tonino Genovese, dopo la decisione da parte del Comitato interministeriale per la programmazione europea, tenutosi lo scorso 1. Maggio e presieduto dal Presidente del Consiglio Matteo Renzi, di applicare delle misure di defiscalizzazione per le infrastrutture considerate prioritarie per il Paese.

«Il giorno della festa del lavoro – commenta sarcastico Genovese – il Cipe ha voluto dare un contributo allo sviluppo e al lavoro dell’Italia». Le infrastrutture prese in considerazione sono il collegamento autostradale Campogalliano-Sassuolo, il traforo autostradale del Frejus, la Metropolitana leggera di Brescia, la galleria di base del Brennero, l’autostrada A35 Milano-Bergamo-Brescia, il servizio ferroviario metropolitano del trasporto pubblico locale di Bologna, l’acquedotto molisano e il collegamento viario della Pedemontana Piemontese. Un piano che prevede interventi per 290 milioni di euro a sostegno di imprese e della crescita che, però, si è dimenticato del sud Italia.

«Il Mezzogiorno rimane questo illustre sconosciuto – aggiunge ancora Genovese – affermare, ancora una volta, che lo strabismo del Governo che parla del sud e pensa al nord è diventato esercizio stucchevole. Crediamo sia arrivato il tempo di un riscatto di tutte le forze meridionali per far invertire la rotta e togliere il consenso sociale e politico a chi ritiene di governare “un tanto” a latitudine. E sotto il parallelo siamo Africa».


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