Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

FESTA DELLA MUSICA 2016: IL CITTADINO HA FAME DI CULTURA

Giovani Democratici per la Festa Europea della Musica. Il 21 Giugno anche Messina ha ospitato la Festa Europea della Musica. Le strade del centro storico sono state aperte all’esibizione gratuita e libera di tanti musicisti, organizzati in formazioni di ensemble o solisti

30/06/2016 - Anche se la Festa Europea della Musica ha un carattere soprattutto spontaneo, che rinvia al senso di liberta dell’esercizio dell’arte all’interno delle Città, l’ampiezza della manifestazione ed i tempi stretti entro i quali qui a Messina si è deciso di allestire la manifestazione, ha obbligato il team scelto all’allestimento dell’evento, di organizzare due palchi che hanno ospitato un palinsesto di musicisti che si sono esibiti in una scaletta programmata.

Grazie infatti alla collaborazione attiva di numerosi enti privati, di una parte della società studentesca,ed a tante associazioni che hanno accettato l’invito a partecipare nell’allestimento della festa, e grazie al vivace interesse dimostrato da parte di tanti musicisti di Messina e Provincia, anche la Città dello stretto ha contribuito alla divulgazione della musica in tutte le sue forme, con eventi pubblici ospitati nelle piazze, nelle strade e nei locali del centro storico, partecipando in quella che ormai è diventata una giornata istituzionalmente riconosciuta in tutta Italia ed Europa. La zona tra Piazza Municipio e Piazza Duomo è stata attraversata per tutto il giorno dai suoni della musica dei nostri splendidi musicisti che hanno contribuito all’allestimento dell’iniziativa. Non solo però palchi e concerti organizzati ed allestiti per le performance musicali ma, rifacendosi allo spirito originario della festa, è stata anche l’esibizione libera e spontanea “di strada” a fare da protagonista dell’evento, ed una via tra le due piazze si è trasformata per questa occasione in “Via della Musica”.

L’Assessorato alla Cultura ed allo Spettacolo del Comune di Messina, guidato da Daniela Ursino, ha messo in piedi una cabina di regia atta a coordinare tutti i partner organizzativi e tutti musicisti ed artisti coinvolti. Tanti i nomi illustri del panorama musicale della Nostra Città che hanno deciso di regalarci la loro arte per la Festa Europea della Musica, una manifestazione che nasce per accrescere la visibilità e la fruibilità della Musica ma soprattutto per fare in modo che il cittadino possa, almeno un giorno all’anno, fruire della sua bellezza passeggiando semplicemente per le vie della sua città. Abbiamo scoperto tutti con grande gioia che Messina può essere una città Musicale viva di fermento artistico con un bacino importante di talenti da offrire al Mondo.

La Musica è un linguaggio universale riconosciuto da tutta l’umanità, che innalza lo spirito degli uomini e che porta la Pace tra i popoli.
Per l’importanza dell’occasione, come Giovani Democratici di Messina, abbiamo dato il nostro contributo, con l’impegno di alcuni di noi per organizzare l’iniziativa, fortemente consapevoli della sua importanza per la città. Tra questi l’impegno di Antonio Ramires, membro dell’Esecutivo Provinciale GD con delega alla cultura, che ha dato un grande aiuto per la riuscita della giornata. Ascoltato i giudizi dei tanti cittadini presenti fino a tarda sera, si è percepito che questa manifestazione ha regalato un’offerta pubblica di altissimo livello e respiro culturale, che da tempo mancava negli spazi pubblici della nostra Città. Per questo e per lo spirito naturale della manifestazione, abbiamo subito colto l’occasione per collaborare con gli enti istituzionali comunali e gli enti privati che hanno supportato l’organizzazione della manifestazione.

Abbiamo dato prova che rispetto a determinati settori sensibili come l’attività culturale proposta al cittadino, la politica può riuscire egregiamente a mettere da parte gli interessi particolari delle posizioni, per contribuire tutti insieme alla riuscita di eventi di ampio valore, utili all’accrescimento culturale del cittadino ed in generale utili a generare quello spirito di sviluppo e progresso del bene comune che ormai da troppo tempo passa in secondo piano. Quella morale di cui tanto si discute ci ha spinto ad accettare l’invito a partecipare e a dare un contributo, a prescindere dalle posizioni politiche. Messina per una sera ha brillato di quella gioia e di quella freschezza che solo l’arte può dare e l’inaspettato risultato riscontrato da parte dei cittadini, riempie me e tutti i miei compagni di viva gioia ma soprattutto ci offre un dato importante: Il cittadino ha ancora fame di cultura.

Ebbene è importante,sopratutto in occasioni come queste, fare in modo che il contributo attivo di ognuno di noi non vada scemando sul finire delle manifestazioni di piazza, ma esso continui a vivere energicamente nelle strade del centro e dei quartieri periferici ove il bisogno di vivacità, di cultura e di alternative concrete, esige la nostra forte presenza. Bisogna dare atto che le manovre politiche di questo Governo, e l’egregio lavoro che il Ministro On. Franceschini ha svolto nel sensibilizzare la politica e l’opinione pubblica al rispetto del nostro patrimonio culturale, possono dirsi assolutamente positive e chiudono definitivamente l’era di una prassi consolidata, secondo la quale “di cultura non si può mangiare”, che aveva distrutto il ruolo nell’immaginario collettivo dell’artista o dell’operatore del settore culturale, se non qualche eccezione obbligata, come uno scansa fatiche. Vorremmo un Italia dove essere artisti sia un merito e un contributo da valorizzare, risorsa importante per la crescita individuale e collettiva.

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