Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ANTOCI CONTRO LA MAFIA DAL NORD AL SUD, “ASPETTANDO COLLISIONI”

Il Presidente del Parco dei Nebrodi Antoci sul palco di “Aspettando Collisioni”in Piemonte
S.Agata Militello, 4 luglio 2016 – Giuseppe Antoci, Presidente del Parco dei Nebrodi, ha raccontato a Mondovì (CN) sotto i riflettori di “Aspettando Collisioni”, la sua esperienza dopo l’attentato del 18 maggio scorso. Il dialogo con Gianni Scarpace, giornalista e condirettore del giornale Provincia Granda, e Roberto Rossetti, storico, ha affrontato il delicato tema della legalità, per trovare un modello italiano di tutela che sia efficace da Nord a Sud. A viso aperto contro le mafie: questo il messaggio lanciato da Giuseppe Antoci che punta molto sul valore della squadra, del “noi” per contrastare la "mafia dei pascoli e dei terreni". Spiegati i meccanismi dell’ingente giro di affari che è stato stroncato dal Protocollo di legalità fortemente voluto per abbattere l’autocertificazione.

Con questo protocollo, commenta Antoci, si disarciona un sistema consolidato, che garantiva un flusso di denaro enorme per le associazioni mafiose. Roberto Rossetti si sofferma sulle differenze tra Nord e Sud. I parchi esistono ovunque. "Da un lato pochi omicidi per mafia ma tante infiltrazioni nelle attività imprenditoriali, dall'altro molti omicidi ma pochissimi interessi economici". La mafia, spiega Rossetti, è più attiva al Nord, soprattutto con la 'Ndrangheta. Un settore preso di mira è quello dei prodotti DOP, per i quali esistono i fondi europei che, essendo la soglia dei bandi inferiore ai 150mila euro, non ha bisogno di certificazioni. Basta l'autocertificazione.

Al Nord si ripropone lo stesso problema che Antoci ha iniziato a contrastare al Sud. Queste le motivazioni che hanno spinto e fortemente voluto l’intenso incontro. Nel concludere la propria toccante testimonianza sull’attentato, Antoci conclude: " Si tratta di un problema che riguarda tutta l’Italia, non solo la Sicilia: lo Stato deve combattere in maniera seria. Modificheremo il testo antimafia, per tutta l'Italia".

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