S. Agata Militello (Me), 31 luglio 2016 – “L’agricoltura nel mezzogiorno d’Italia: da business per le agromafie a occasione di sviluppo per un territorio”. Questo il tema del convegno organizzato da ASP Zaccagnino e Parco del Gargano a San Nicandro Garganico e che ha visto l’inizio dei lavori preceduto dall’inno nazionale, a testimonianza del comune impegno delle Istituzioni presenti a servizio dello Stato. Dopo i saluti delle autorità, ampio spazio alle esperienze del Gargano, con gli interventi del Presidente dell’ASP Patrizia Lusi e del Presidente del Parco del Gargano Stefano Pecorella.
Dall’agricoltura all’assistenza ai minori e ai disabili e numerose altre attività in cantiere, per un territorio che ha espresso solidarietà e vicinanza al Presidente del Parco dei Nebrodi subito dopo l’attentato dello scorso maggio e che ha fortemente voluto un momento di incontro per far conoscere l’esperienza del protocollo di legalità e l’attività di Antoci sull’argomento.
Solidarietà oltre i confini amministrativi: così il Presidente del Parco del Gargano Pecorella si rivolge al collega del Parco dei Nebrodi Giuseppe Antoci che, dal canto suo, nel proprio intervento manifesta l’esigenza di un comune impegno a tutela della legalità: dobbiamo ripartire da una cosa semplicissima, dalla normalità. Il mondo ha bisogno di normalità, ognuno deve fare il proprio dovere dichiara Antoci. La green economy e, più in generale, l’ambiente sono capisaldi della nostra economia, che deve essere difesa nell’interesse dei nostri figli e della gente perbene conclude il Presidente del Parco dei Nebrodi.
Il Presidente della Regione Puglia Michele Emiliano, visibilmente commosso dopo l'intervento di Antoci, ha avuto grandi parole di elogio per l'opera svolta in Sicilia grazie al Protocollo di legalità, considerandolo una intuizione amministrativa mai avuta in precedenza.
Momento commovente quando il Presidente Emiliano ha tenuto stretto con un lungo abbraccio Antoci: questo è l'abbraccio di tutta la Puglia ha dichiarato il Presidente della Regione, includendo Giuseppe Antoci e la sua famiglia a far parte della famiglia pugliese, unendo Sicilia e Puglia in un impegno comune di Sviluppo e Legalità.
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