Scrive l’ingegner Basilio Catania: “La città New York, Department of Records e Servizi di informazione ha rilasciato un certificato nel quale si afferma che nessuno di nome Carlo Meucci è registrato nei registri di Manhattan o di Staten Island, come nato in qualsiasi giorno del 1872 o del 1873”.
Tindari (Me), 30/07/2016 - “In conclusione, – scrive l’ingegnere Catania – sembra molto probabile che Carlo Meucci abbia inventato una falsa identità, sicuramente la data e il luogo di nascita. L'anno e il luogo di matrimonio sono false, e, di conseguenza, lo sono anche i nomi del padre e della madre”.
Considerata la statura professionale e morale dell’ingegnere Basilio Catania, considerata la profondità delle sue ricerche, si direbbe che ogni altro tentativo di risalire alla verità, vale a dire alla vera identità dell’uomo dalla barba bianca e dalla chioma canuta e fluente, vissuto a Tindari e là morto il 19 giugno 1966, all'età di quasi 94 anni, sia da consegnare alla storia come un’impostura. Ma è pur vero che l’obiettivo principale dell’ingegnere Basilio Catania è stato quello di restituire ad Antonio Meucci la paternità dell'invenzione del telefono, da parte degli Stati Uniti. Catania si adoperò in maniera straordinaria ed encomiabile per tale obiettivo e per la ricostruzione della storia e della vita dello scienziato, ma non altrettanto possiamo dire per quella del ‘figlio’, Carlo Meucci, nato certamente in America e vissuto sicuramente in Sicilia.
Carlo Meucci, figlio di Antonio Meucci, nato in New York il 3 novembre 1872 da Antonino e da Mochi Ester, vedovo, morì a Patti (Messina). Questo è l’atto di morte. “L’anno 1966, addì 20 del mese di giugno alle ore 11, nella Casa Comunale di Patti, io D’Amico Saverio, direttore del servizio demografico, ufficiale dello stato civile del Comune di Patti, delegato dal Sindaco con atto 14/05/1965 approvato, avendo ricevuto dal direttore dell’Ospedale Civile di Patti avviso di morte con la data odierna, do atto che: il giorno 19 del mese di giugno 1966 alle ore 7, nell’Ospedale Civile di Patti, è morto Meucci Carlo,
“Carlo Meucci si dichiarò figlio legittimo di Antonio Meucci, inventore del telefono, e di Ester Mochi, sua moglie. All'età di 11 mesi, Carlo Meucci sarebbe stato affidato a Giovanna Gullotta, originaria di Villa San Giovanni, che lo riportò con sé in Italia, per salvarlo dalla Mano Nera che aveva già minacciato il padre, Antonio Meucci, di rapire il figlio.
Un punto di riferimento è certamente il matrimonio contratto a Venezia nel 1921, come riportato sui documenti anagrafici rilasciati al sottoscritto da più Comuni siciliani, mentre il Comune di Venezia risponde alla formale richiesta del sottoscritto, datata 16 gennaio 2016, come segue:
Direzione Affari Istituzionali, Settore SS. DD. e Comunicazioni al cittadino, Servizio coordinamento Sportelli Front Office - Ufficio Coordinamento F/O Venezia - Prot. n. Pec 192882/16 - Venezia, 15/02/2016, al sig. Domenico Molica Colella
Oggetto: Ricerca su Carlo Meucci nato il 03/11/1872.
“In merito alla Vostra richiesta qui pervenuta in data 16 gennaio 2016 e ricordando che la vigente normativa consente il rilascio di notizie anagrafiche esclusivamente nella forma certificativa e a pagamento, si comunica che, dopo un’accurata ricerca negli archivi anagrafici della popolazione di Venezia-Centro, conservati dal 1871 a tutt’oggi, non si sono individuate tracce della persona nominata in oggetto”.
D’ordine del Sindaco, l’istruttore Amministrativo Naccari Roberto
Venezia allarga le ricerche
Decidevo – tuttavia – di prendere contatti con Giovanni Giusto, Consigliere delegato per la Tutela delle Tradizioni al Comune di Venezia, il quale dava incarico alla responsabile dell’Archivio dello Stato Civile, Manuela Marton, di approfondire le ricerche sul matrimonio contratto a Venezia nel 1921 da Carlo Meucci con Pugliese Marianna o Anna Maria.
Dalle verifiche eseguite presso gli Uffici del Comune di Venezia...
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