Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

INFERMIERI: “NON CI FAREMO INTIMIDIRE, DAREMO ANCOR DI PIÙ FORZA ALLA NOSTRA LOTTA”

Dopo l’attacco dei dirigenti delle Asp locali ai danni dei rappresentanti del sindacato a Messina ed Agrigento, il Nursind decide di intervenire per verificare se vi sono i presupposti per un’azione legale

“Non ci faremo intimidire. Anzi daremo ancor di più forza e vigore alla nostra lotta e continueremo a verificare che manager nominati politicamente facciano il loro lavoro che corrisponde a garantire la nostra salute”. Sono queste le parole di Francesco Frittitta, coordinatore regionale del Nursind Sicilia, il sindacato delle professioni infermieristiche. Nelle ultime settimane due dirigenti provinciali, Ivan Alonge per Messina e Osvaldo Barba per Agrigento, erano stati oggetto di attacchi da parte dei dirigenti delle Asp locali e, al fine di evitare che atti del genere si ripresentino, il Nursind ha dato mandato ai propri legali per verificare se sussistono le basi per un'azione legale. Ivan Alonge, segretario territoriale del Nursind di Messina, ha più volte chiesto “motivazioni sulle direttive del direttore generale Vullo inerenti le problematiche dei lavoratori del 118. Non ricevendo risposte questi ha fatto la cosa più ovvia che ci fosse da fare: segnalare la situazione alla magistratura per vederci chiaro”.

“Il direttore generale- continua Frittitta- per tutta risposta, dimenticando che tra gli scopi istituzionali dei sindacati e nella fattispecie di NurSind c'è oltre la tutela dei diritti dei lavoratori anche quella della difesa dei diritti dei cittadini, "ha velatamente minacciato il segretario territoriale ricordandogli che egli è dipendente Asp. Cosa avrà voluto sottolineare con “tra l’altro anche infermerie in servizio presso l’ASP di Messina” visto che non è un dipendente dell'Azienda “Papardo”? E cosa avrà voluto inviare come messaggio tra le righe “ha danneggiato l’immagine dell’Azienda Papardo e della sanità pubblica dell’area metropolitana di Messina e provincia, ma ha anche creato allarmismo e diffidenza nell’utenza nei confronti del servizio? Da quando in qua denunciare situazioni poco chiare, visto che mancano le risposte alle richieste di Nursind, è un reato?".
Nel caso invece di Barba ad Agrigento, a seguito delle procedure concernenti spostamenti di personale con limitazioni certificate all'interno delle unità operative dell'Asp Agrigento da parte del direttore generale Ficarra, "è stata alimentata la macchina del fango sostenendo che nel recente passato pare che Barba sia stato trasferito dall'ospedale S. Elia di Caltanissetta a quello di Mussomeli sulla base di un semplice ordine di servizio”.

“Ebbene- termina Frittitta- non sapevamo che necessitasse un'ampolla papale per un semplice trasferimento effettuato prima che tale dirigente fosse Nursind. Perchè invece a seguito di richieste di chiarimenti palesi e trasparenti non si è proceduto a convocare il segretario territoriale e discuterne?".

Serena Sframeli

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