La cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante, uno studio lo rivela

La cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante. Dipartimento Scienze Bilogiche, Geologiche, Ambientali, dell’Università di Catania: "Ecco come la cenere vulcanica dell’Etna può diventare inchiostro per stampante. "  Lo studio è stato illustrato al recente Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana, tenutosi a Padova!   20 ott 2025 - “I materiali di scarto possono essere trasformati  in una risorsa. Questa idea mette insieme sostenibilità, innovazione e stampa 3D. In particolare, sono stati utilizzati due scarti molto diversi tra loro: la cenere vulcanica dell’Etna e il vetro provenienti dalla produzione di fibra ottica. Entrambi i materiali sono normalmente destinati alla discarica ma, se opportunamente trattati, posso diventare un inchiostro che può essere utilizzato nelle stampanti 3D. La tecnologia scelta è la Direct Ink Writing che permette di coniugare velocità di...

MESSINASERVIZI BENE COMUNE NASCE TRA DUBBI E NUBI

LA FIT CISL REITERA LA RICHIESTA DI INCONTRO: «NON C’È STATO ALCUN CONFRONTO E SONO TANTE LE QUESTIONI IRRISOLTE DA AFFRONTARE»
27 settembre ’16 – Nubi e dubbi sul futuro dei servizi ambientali di Messina. A sollevarli è la Fit Cisl dopo quello che definisce «il funerale di Messinambiente» e la creazione di “MessinaServizi Bene Comune”. I segretari Manuela Mistretta e Letterio D’Amico hanno reiterano la richiesta di incontro già inviata lo scorso 23 settembre al Sindaco Renato Accorinti e all’assessore all’Ambiente Daniele Ialacqua.
«Dall’Amministrazione – sottolineano i segretari Fit Cisl – non è arrivata alcuna risposta e spiace notare come la partecipazione “dal basso”, bandiera di questa amministrazione, sia sempre più disattesa».

La Fit Cisl evidenzia come, in una situazione del genere con la nascita di una nuova realtà, «sarebbe stato il caso di consultarsi con le organizzazioni sindacali per conoscere l’iter che la società MessinaServizi Bene Comune dovrà intraprendere. Invece – affermano Mistretta e D’Amico – non solo non abbiamo ricevuto alcuna convocazione ma tutto quello che sappiamo lo abbiamo appreso dalla stampa. Eppure – continuano – ci sono domande alle quali sarebbe opportuno che l’amministrazione rispondesse».
La Fit Cisl solleva, per esempio, il caso su quale sede sarà operativa per la nuova società visto che Messinambiente ha proceduto alla risoluzione anticipata dei contratti di locazione degli attuali locali di via Dogali.

«Oppure – proseguono i segretari Mistretta e D’Amico – come la nuova società risponderà al disegno di legge in discussione all’Ars sull’ennesimo riordino del settore dei rifiuti».
Lo scorso 27 luglio, infatti, il governatore Rosario Crocetta, su proposta dell’assessore per l’Energia ed i Servizi di pubblica utilità, Vania Contrafatto, ha presentato un disegno di legge che ha per oggetto “Norme in materia di organizzazione del servizio di gestione integrata dei rifiuti urbani”, all’interno del quale si legge “Il presente DDL si pone come un passaggio obbligato per uscire strutturalmente dall’emergenza rifiuti in Sicilia. Non più 27 società d’ambito o 18 S.R.R, ma un solo ente di governo che regola e controlla il servizio dei rifiuti”.
«Una condizione di estrema precarietà per il futuro dei servizi e dei lavoratori che meritano un confronto immediato tra Amministrazione e sigle sindacali e alle quali sia il Sindaco che l’Assessore devono dare risposta altrimenti siamo pronti a far partire la mobilitazione dei lavoratori del settore», concludono Manuela Mistretta e Letterio D’Amico.

Commenti