Ponte sullo Stretto, De Luca a Germanà: smentiteci se avete gli elementi per farlo

Ponte sullo Stretto: C. De Luca a Germana': smentiteci se avete gli elementi per farlo. A questa truffa di Stato diciamo NO e siamo pronti a reagire per difendere la Sicilia e i siciliani.  Messina, 26/04/2024 - "È chiaro che il buon Ninitto Germana' ancora una volta non ha capito cosa sta accadendo. Poco male, ancora una volta proviamo a spiegarglielo magari gli facciamo un disegnino così gli viene più facile. Rispetto alle considerazioni sulla partecipazione ai nostri eventi neanche rispondiamo... Per noi parlano le immagini che mostrano il popolo libero. Abbiamo denunciato ieri sera a Torre Faro la truffa di Stato che il buon Matteo Verdini sta mettendo in atto ai danni della Sicilia e dei Siciliani. Germana' se ne ha gli elementi risponda nel merito delle verità che ieri sera abbiamo portato a conoscenza della città.  Inutile tentare di sviare il discorso. Germana' e Salvini scendano in piazza a smentirci. Qualcosa mi dice però che questo non avverrà perché abb

SIGARETTE SALVE, RENZI: "NON CI SARANNO INTERVENTI SUI PACCHETTI"

“Nel 2017 i soldi per la sanità aumenteranno e non ci saranno interventi sui pacchetti di sigarette”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in particolare rispetto all’ipotesi di nuovi tagli alla sanità nella prossima manovra economica del Governo. Quindi, aggiunge Renzi, “in modo categorico queste informazioni sono sbagliate”. “Lo dico anche a nome del ministro Padoan”. Dichiarazioni del Coordinatore della Commissione Affari Finanziari, Massimo Garavaglia, al termine della seduta della Conferenza Unificata e Stato-Regioni. Certo, il ministro della Sanità chiede sempre dieci, poi se ottiene uno non è che ha avuto un taglio...

15.09.2016 “Nel 2017 i soldi per la sanità aumenteranno e non ci saranno interventi sui pacchetti di sigarette”. Così il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, in particolare rispetto all’ipotesi di nuovi tagli alla sanità nella prossima manovra economica del Governo. Quindi, aggiunge Renzi, “in modo categorico queste informazioni sono sbagliate”.
“Lo dico anche a nome del ministro Padoan”, aggiunge Renzi, “è finito il tempo in cui i politici consideravano i cittadini un bancomat, non riuscivano a coprire le spese e mettevano una tassa. Con me presidente del Consiglio le tasse non aumenteranno, a differenza di altri eventi calamitosi, quest'anno nessuno si è permesso di dire potremmo mettere un'accisa sulla benzina per il terremoto nelle Marche e nel Lazio: chi ha provato a dirlo segretamente nelle stanze di palazzo Chigi si è preso qualche urlo, che sta ancora cercando di sistemarsi le orecchie”.

“Nella sanità avevamo 106 miliardi di euro nel 2013, siamo a 112 miliardi di euro e continuerà a crescere. Quindi gli investimenti per la sanità continueranno a crescere. Certo, il ministro della Sanità chiede sempre dieci, poi se ottiene uno non è che ha avuto un taglio, ha avuto uno. Per essere chiari nel 2017 i soldi per la sanità aumenteranno e non ci sarà nessun intervento sui pacchetti di sigarette. Quando si parla di tagli non si parla di tagli su quello che è il passato, si parla di tagli sulle richieste dei ministeri”.

Inoltre Renzi affronta anche il tema della data del referendum costituzionale: “la deciderà il Consiglio dei ministri che si terrà il 26 settembre”. E in merito alla lege elettorale, Renzi sottolinea che sull'Italicum “chiederemo alle opposizioni quali sono le loro idee. Attendo che qualcuno faccia proposte, basta con chi dice solo no”. Renzi ha parlato anche di conti pubblici spiegando che “l'economia va un pò meglio di prima ma ancora non va bene come noi vorremmo”. Siamo intorno al +1%, ma “è finito il tempo in cui i politici consideravano i cittadini un bancomat, le tasse non aumenteranno”. Inoltre sui conti “l'Italia sta rispettando le regole europee, altri no. Le regole devono valere per tutti”.

“Renzi parlerà di mancato incremento”. Così Massimo Garavaglia, coordinatore della Commissione sanità della Conferenza delle Regioni e assessore al bilancio della regione Lombardia, sui possibili ed eventuali tagli al Fondo Sanitario Nazionale.
“Se il governo decidesse di mettere meno di quello che è già previsto nei saldi di bilancio – spiega Garavaglia al termine della Conferenza Stato-Regioni del 15 settembre - evidentemente deciderà di tagliare la sanità. Renzi dirà mancato incremento, è il solito cinema come l'anno scorso, e ci sarà un mancato incremento dei livelli di assistenza”.

“Noi a febbraio – aggiunge Garavaglia - abbiamo fatto un'intesa con il governo che prevedeva un certo sviluppo del fondo, che è stato riconfermato e ribadito quando sono stati fatti i nuovi Lea, che valgono secondo noi almeno 1,5 mld e sono coperti solo per 800 milioni, la differenza è coperta dai bilanci regionali. Quindi - ha sottolinea Garavaglia - non c'è l'incremento del fondo sanitario, è già in legge”.
Le ripercussioni, nel caso di meno risorse al sistema sanitario di quanto stabilito, “saranno ovviamente più liste d'attesa. I nuovi Lea partiranno con il contagocce: scelta legittima del Parlamento e del Governo disinvestire in sanità”.


“Le ipotesi di tagli alla Sanità – ha dichiarato la ministra della salute, Beatrice Lorenzin - sono solo indiscrezioni, gossip, che ho letto con interesse ma nessuno mi ha parlato di tagli al Fondo Sanitario e le parole odierne di Renzi mi rassicurano, come tutti gli italiani, che abbiamo obiettivi comuni per il 2017: garantire i nuovi farmaci antitumorali, rifinanziare il fondo per i farmaci anti-epatite C e rispondere al fabbisogno per il personale, stabilizzare il precariato e sbloccare il turn over''. ''Il fondo sanitario è fissato a 113 miliardi'”.
“Stiamo cominciando a ragionare solo ora - ha poi aggiunto Lorenzin - e noi lavoriamo sugli obiettivi''. Il ministro ha poi precisato che anche se “la ricerca delle coperture finanziarie non compete al Ministero della Salute”, per quello che riguarda la tassa sul fumo, questa “è valutata condivisibile dal punto di vista scientifico”. L'eventuale scelta di questa misura, di cui si parla per compensare gli eventuali tagli alla sanità, competerebbe tuttavia ad altri ma, ha precisato, “comunque non serve perché il fondo sanitario nazionale è fissato a 113 miliardi”.

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