Aeroitalia e Aerolinee Siciliane: salta l'accordo per costi raddoppiati e licenza mancante

Salta l’accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane. Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante  Catania, 24 aprile 2024 – Accordo tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane risolto per costi raddoppiati e licenza mancante. In data odierna è stato risolto l’accordo preliminare tra Aeroitalia e AerolineeSiciliane. Il Presidente Dott. Giacomo Guasone comunica che il MOU tra Aeroitalia e Aerolinee Siciliane si è concluso negativamente.   “A tutt’oggi, - dichiara il dr.Guasone, - la società Air Connect, oggetto dell’accordo, non è stata risanata e le richieste economiche per l’acquisizione della stessa sono state raddoppiate. L’aumento della richiesta insieme alla mancata riattivazione della licenza di volo e la conseguente perdita della stagione rendono impossibile l’investimento."

AUTORITA’ PORTUALE DI MESSINA E STATUTO: “UNA CLASSE POLITICA INESISTENTE”

Ballistreri (LAB) su Autorita’ Portuale di Messina e Statuto speciale siciliano: “una classe politica inesistente”
17/11/2016 - Sulla mancata concessione della proroga di tre anni all’Autorità Portuale di Messina per l’accorpamento con quella di Gioia Tauro, interviene Maurizio Ballistreri, presidente del “LAB-laboratorio dei cittadini” e docente nell’Università di Messina: “la circostanza della proroga accordata a Salerno (grazie al ruolo “forte” del governatore De Luca) e a Catania e non all’Autorità Portuale di Messina, rappresenta emblematicamente l’inconsistenza della rappresentanza istituzionale ai vari livelli che esprime il territorio peloritano, tra deputazione nazionale, regionale e amministrazione del Comune capoluogo e, in alcuni casi, l’esplicita acquiescenza (guardando alle poltrone da assegnare) a scelte del governo-Renzi che penalizzano, ancora e in via definitiva, le nostre ultime possibilità di invertire un ormai lungo trend negativo, di decrescita economica e disoccupazione strutturale.

Ma lo “scippo” dell’Autorità Portuale – prosegue l’ex deputato regionale – trova, come la dichiarazione di inammissibilità dell’emendamento sul Ponte, anche le ragioni nell’incapacità della politica isolana di utilizzare lo Statuto autonomistico a difesa degli interessi dei cittadini siciliani, basti ricordare le norme statutarie secondo cui il presidente della Regione ha rango di ministro (art. 21, comma 3) e che la stessa, art. 17, lettera a), ha competenza in materia di trasporti. Su quest’ultimo punto – conclude il prof. Ballistreri – si gioca la residua credibilità del presidente della Regione siciliana Crocetta”.





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