Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

CONFEDILIZIA, EMENDAMENTO AIRBNB: “UNA PERICOLOSA MACEDONIA DI NORME CONFUSIONARIE E ORPELLI BUROCRATICI”

Si richiama l’attenzione sulla posizione di Confedilizia in merito al cosiddetto “emendamento Airbnb”, in queste ore all’attenzione della Commissione Bilancio della Camera
Messina, 21 nov. 2016 – Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa “La vicenda del cosiddetto emendamento Airbnb – opportunamente bocciato dal Presidente del Consiglio – è davvero incredibile. Si tratta, infatti, di una pericolosa macedonia di norme confusionarie e orpelli burocratici, che avrebbe come effetto la fine della locazione turistica e, con essa, dell'unico modo con cui alcuni proprietari riescono a pagare almeno parte delle tasse sulla casa, una patrimoniale da 22 miliardi l'anno fatta di Imu, Tasi e di altri balzelli meno noti. Sul piano fiscale, alcuni dimostrano di non avere ancora capito che le persone fisiche che affittano per brevi periodi possono già oggi applicare la cedolare secca del 21 per cento.

Il paradosso è che, con questo emendamento, quella che adesso è una facoltà diventerebbe un obbligo, che farebbe pagare più tasse a chi, avendo entrate basse, ha convenienza ad assoggettare all’Irpef, e non alla cedolare, il reddito da locazione.
Per il resto, con la sua furia regolatoria e con la sua presunzione di evasione in capo ad ogni proprietario di casa, l'emendamento prevede un formidabile sistema per incoraggiare il nero, a partire dalla previsione dell'ennesimo registro, con obblighi cervellotici persino a carico di chi affitta una casa o una camera per una settimana all'anno.

Invece di escogitare meccanismi per ostacolare – magari sotto dettatura di qualche categoria che ha paura della concorrenza – chi in Italia opera e stimola il turismo e la crescita, si agisca in senso opposto e si pensi a ridurre l'opprimente tassazione sugli immobili”.



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