Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

CONFEDILIZIA, EMENDAMENTO AIRBNB: “UNA PERICOLOSA MACEDONIA DI NORME CONFUSIONARIE E ORPELLI BUROCRATICI”

Si richiama l’attenzione sulla posizione di Confedilizia in merito al cosiddetto “emendamento Airbnb”, in queste ore all’attenzione della Commissione Bilancio della Camera
Messina, 21 nov. 2016 – Dichiarazione del presidente di Confedilizia, Giorgio Spaziani Testa “La vicenda del cosiddetto emendamento Airbnb – opportunamente bocciato dal Presidente del Consiglio – è davvero incredibile. Si tratta, infatti, di una pericolosa macedonia di norme confusionarie e orpelli burocratici, che avrebbe come effetto la fine della locazione turistica e, con essa, dell'unico modo con cui alcuni proprietari riescono a pagare almeno parte delle tasse sulla casa, una patrimoniale da 22 miliardi l'anno fatta di Imu, Tasi e di altri balzelli meno noti. Sul piano fiscale, alcuni dimostrano di non avere ancora capito che le persone fisiche che affittano per brevi periodi possono già oggi applicare la cedolare secca del 21 per cento.

Il paradosso è che, con questo emendamento, quella che adesso è una facoltà diventerebbe un obbligo, che farebbe pagare più tasse a chi, avendo entrate basse, ha convenienza ad assoggettare all’Irpef, e non alla cedolare, il reddito da locazione.
Per il resto, con la sua furia regolatoria e con la sua presunzione di evasione in capo ad ogni proprietario di casa, l'emendamento prevede un formidabile sistema per incoraggiare il nero, a partire dalla previsione dell'ennesimo registro, con obblighi cervellotici persino a carico di chi affitta una casa o una camera per una settimana all'anno.

Invece di escogitare meccanismi per ostacolare – magari sotto dettatura di qualche categoria che ha paura della concorrenza – chi in Italia opera e stimola il turismo e la crescita, si agisca in senso opposto e si pensi a ridurre l'opprimente tassazione sugli immobili”.



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