Petrolio a 57,49 dollari a barile, Marsiglia: "Il nemico peggiore americano non è solo la Cina, ma l'Italia e l'Europa

QUOTAZIONI PETROLIO A 57 DOLLARI. AZIENDE ENERGETICHE USA IN AFFANNO SU COSTI DI ESTRAZIONE Roma, 9 Aprile 2025 -  Le quotazioni del petrolio  WTI  aprono la mattinata attestandosi in prima contrattazione a  57,49 dollari a barile  nelle prime ore in discesa come da giorni sui mercati internazionali. Anche il greggio di riferimento  BRENT  tocca quota  61,28 dollari a barile . "In America diverse oil companies con prezzi così bassi non riescono a mantenere un  Break-even  (punto di pareggio) sull'operatività aziendale, considerando che si viaggia in un range tra  48 e 62 dollari a barile . In questo momento i  dazi  stanno penalizzando molto più gli stessi Stati Uniti d'America che l'Europa. Sicuramente come dichiarato dal  Presidente Donald Trump  la partita si gioca su  quanta energia l'Europa acquisterà dagli USA " queste le parole del Presidente di FederPetroli Italia -  Michele Marsiglia . Continua...

NOCCIOLO. CURRÒ E LAURICELLA (PD): “IL GOVERNO AGGIORNI IL PIANO NAZIONALE DI RILANCIO DELLA COLTURA”

“Aggiornare e rilanciare il piano nazionale del 2010 per lo sviluppo e la coltura del nocciolo. Lo chiedono i deputati Pd Tommaso Currò e Giuseppe Lauricella in un’interrogazione al presidente del Consiglio dei ministri e ai ministri di Politiche agricole, Salute, Ambiente, Istruzione, Università e Ricerca, Sviluppo economico, Affari regionali”.

10/02/2017 - L’interrogazione è un primo atto promosso dai parlamentari per accendere i riflettori sul settore, aggiornare lo stato di attuazione del Piano nazionale corilicolo stilato nel 2010 e comprensivo di molteplici discipline normative . Un’azione politica congiunta - nata dai parlamentari siciliani e condivisa in commissione agricoltura con i deputati Oliverio, Palma, Capozzolo, Fiorio, Terrosi, cofirmatari - che mira ad una strategia volta a fare rete e sostenere i produttori in un settore che punta anche all’industria di trasformazione oltre che all’attuazione di misure di contrasto alle problematiche presenti in alcuni territori specifici.

“La coltura del nocciolo – spiegano Currò e Lauricella - vive una fase di particolare fortuna, spinta dall’industria di trasformazione. E’ un settore di grande interesse e brand italiano, di grandi prospettive”. L’Italia d’altra parte è uno dei maggiori produttori mondiali di nocciole insieme a Turchia , Spagna e Stati Uniti ed il più importante tra i paesi dell’Unione. “Con quest’atto desideriamo promuovere azioni efficaci ed adeguate nell’affrontare le problematiche di una coltura di rilevante interesse nel panorama agricolo nazionale, al fine di tutelarne lo sviluppo e risolverne le criticità”.

Il Piano del 2010 - si legge nell’interrogazione parlamentare – affrontava principalmente la concorrenza turca. L’ingresso nel mercato comunitario di nocciole estere di dubbia qualità ed a prezzi inferiori rispetto al prodotto italiano rendeva necessario un intervento nazionale da parte del MIPAAF per il coordinamento delle politiche regionali. “Oggi - aggiungono Currò e Lauricella - oltre ad essere competitivi sul mercato internazionale bisogna garantire redditività aziendale, sviluppo sociale e stabilità economica in varie aree agricole del Paese”. Nello specifico l’interrogazione a prima firma Currò richiede ai ministeri competenti, di avviare una sollecita verifica sul Piano in merito allo stato complessivo di attuazione, anche in riferimento alle azioni poste in essere fino ad oggi. Viene inoltre richiesto al Ministro delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali di fornire riscontro agli interroganti circa la volontà di prosecuzione o di ripresa politico programmatica del Piano sul breve e medio termine, avendo cura di aggiornare i dati delle criticità del settore all’anno in corso ed aggiornare di conseguenza le strategie.

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