Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

PONTE SULLO STRETTO. "A PROPOSITO DELLE DICHIARAZIONI DI DE VINCENTI


Documento di CapitaleMessina a firma di Pino Falzea e Gianfranco Salmeri

Messina, 23.4.17 - Ma a che gioco stanno giocando? Continuano a fioccare le dichiarazioni contraddittorie del Governo sul tema del Ponte sullo Stretto.
Cerchiamo di ricordare. Ottobre 2016 Delrio, fa eco al Premier Renzi, dichiarando in una intervista al Corriere della Sera : “Lo Stato è pronto a mettere soldi pubblici"per la realizzazione dell'opera, "non è una cattedrale nel deserto." Progetto inquadrato "all’interno del corridoio europeo Napoli-Palermo”.
Ma è lo stesso Ministro che invece a fine marzo, a Messina, dice che "la concessione del Ponte è stata caducata". Cioè interrotta, fatta cadere, scrivendo la parola "fine" sulla realizzazione dell'opera.
Risultando ai più incomprensibile cosa sia potuto mutare da ottobre 2016 a marzo 2017.
Ma non solo questo, Delrio completa il suo ragionamento dichiarando che "ci siamo soffermati sul ponte ma ci siamo dimenticati di considerare che bisogna prima programmare l’alta velocità tra Roma e Reggio Calabria".

Qualche giorno dopo il Ministro Alfano definisce il Ponte "opera prioritaria"
Ed il primo aprile, il Ministro Franceschini dichiara alla stampa : "l'alta velocità deve arrivare a Catania e Palermo e per questo si deve fare il Ponte sullo Stretto".
Ma non più di dieci giorni dopo il Consiglio dei Ministri approva il Documento Economico Finanziario, nel cui "Allegato Infrastrutture" si può leggere che sull'attraversamento dello Stretto si ritorna al "progetto di fattibilità finalizzato a verificare le varie opzioni di attraversamento stabili e non stabili". E per l'alta velocità sotto Salerno, si è ancora allo studio di fattibilità, ed i progetti esistenti prevedono solo la velocizzazione di alcune tratte.

Ma non finisce qui. Un altro componente del Governo Gentiloni il ministro per la Coesione territoriale Claudio De Vincenti, ieri in Sicilia, dichiara alla stampa: "quello che sicuramente si deve fare è una velocizzazione infrastrutturale del passaggio tra Calabria e Sicilia. E fin qui l'ipotesi più sviluppata, anche progettualmente, è quella del Ponte di Messina".
"Ci sono più cose in cielo e in terra, Orazio, di quante ne sogni la tua filosofia", scriveva Shakespeare nell'Amleto. E noi confessiamo di avere la stessa incapacità di orientarci appresso a questa congerie di posizioni contraddittorie, spesso incoerenti, espresse da autorevoli componenti del Governo, sull'argomento Ponte. E forse non ne abbiamo neanche più voglia.

Quello che va fatto adesso ė continuare nella mobilitazione collettiva delle forze vive della città per la difesa del nostro diritto allo sviluppo, mortificato dalle scelte del Governo sulle infrastrutture strategiche. Sabato 29 aprile alle 9.30, saremo alla ex Chiesa S. Maria Alemanna, insieme a Rete Civica, CGIL, CISL, UIL, Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Ordine degli Ingegneri, Architetti, Avvocati, Geologi, Commercialisti, a reclamare pari diritti ed opportunità per la nostra città rispetto alle altre parti d'Italia.

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