Le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud procedono ancora a doppia velocità: una realtà paradossale visto che gli attrattori più conosciuti all’estero sono un quadro efficace del Meridione.
Le diversità, anno dopo anno, non paiono attenuarsi: se si guarda alle presenze, il Veneto è la regione più turistica d’Italia, con dati ben quattro volte a quelli della Sicilia (15). Su un flusso annuale di circa 393 milioni di presenze, solo il 19% ha come destinazione una regione del Sud
Roma, 18 luglio 2017 - Il Centro Studi Touring ha curato i contenuti del Rapporto sul turismo 2017. Si tratta di un booklet di oltre cento pagine nel quale si fa il punto sul turismo nel mondo e in Italia con un focus sulle tendenze nel nostro Paese – dal turismo culturale a quello balneare, dall’agriturismo al turismo crocieristico – e sulle diverse performance delle regioni, cui sono dedicate delle schede ad hoc.
In Italia, nonostante sia ancora oggi spesso sottovalutato, il turismo risulta un driver decisivo per il nostro Paese. L’Italia è una delle mete più desiderate nell’immaginario collettivo di tanti stranieri e ciò ha una ricaduta economica considerevole: nella classifica dell’Organizzazione Mondiale del Turismo siamo quinti per capacità attrattiva con 50,7 milioni di arrivi Internazionali e i dati 2016 del World Travel and Tourism Council certificano che la nostra industria turistica vale 70,2 miliardi di euro (ovvero il 4,2% del Pil) che salgono a 172,8 miliardi di euro (il 10,3% del Pil), se si aggiunge anche tutto l’indotto. Per non parlare degli effetti dal punto di vista occupazionale: sono circa 2,7 milioni, infatti, i lavoratori complessivi.
Il quadro dei dati statistici ufficiali più recenti mostra una situazione molto più positiva rispetto al passato: gli arrivi totali 2015, circa 113 milioni, sono in decisa crescita rispetto al 2014 (+6,4%) come le presenze (393 milioni; +4%). Si conferma la ripresa del turismo domestico, che più ha sofferto in questi ultimi anni degli effetti della crisi: gli arrivi italiani aumentano del 6,2% e le presenze del 4,8%.
Purtroppo, le regioni del Centro-Nord e quelle del Sud procedono ancora a doppia velocità: una realtà paradossale visto che gli attrattori più conosciuti all’estero - aspetti climatici, paesaggio, patrimonio storico-artistico ed enogastronomico - sono un quadro efficace del Meridione.
Le diversità, anno dopo anno, non paiono attenuarsi: se si guarda alle presenze, per esempio, il Veneto è, con oltre 63 milioni, la regione più turistica d’Italia, con dati tre volte superiori a quelli della Campania (19 milioni) e ben quattro volte a quelli della Sicilia (15). Su un flusso annuale di circa 393 milioni di presenze che si registrano nel Paese, solo il 19% ha come destinazione una regione del Sud, quota che diminuisce al 14% se si considera in particolare il turismo estero.
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