Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

PALERMO: UNA STRADA AD ANTONIO MANGANELLI, CAPO DELLA POLIZIA ED EX QUESTORE DELLA CITTÀ

Palermo: intitolazione di una strada ad Antonio Manganelli, Antonio Manganelli, capo della Polizia ed ex questore della città, morto il 20 marzo del 2013. La cerimonia si è svolta presso la sala Piersanti Mattarella di palazzo dei Normanni alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli

Palermo, 16/11/2017 - "Antonio Manganelli apparteneva a quella rara categoria di persone che avrebbe fatto bene in ogni luogo, in ogni incarico, perché straordinariamente intelligente, ossia per la straordinaria capacità di entrare in sintonia con il mondo, per la sintonia sociale”. Queste le parole usate dal capo della Polizia Franco Gabrielli intervenuto, questa mattina, alla cerimonia d’intitolazione di un tratto della piazza antistante la questura di Palermo.
Antonio Manganelli, capo della Polizia ed ex questore della città è morto il 20 marzo del 2013.

La cerimonia si è svolta presso la sala Piersanti Mattarella di palazzo dei Normanni alla presenza del capo della Polizia Franco Gabrielli, del questore Renato Cortese, del sindaco di Palermo Leoluca Orlando e della vedova del Prefetto, Adriana Piancastelli.
Dopo la proiezione di un breve filmato dedicato alla figura umana e professionale di Antonio manganelli, sono seguiti gli interventi della moglie, del Sindaco e del Questore che hanno ricordato la figura dell’uomo e del poliziotto.

Nel suo intervento la vedova ha voluto ricordarlo cosi: "Aveva sempre il sorriso sulle labbra perché ha amato molto la vita, ha amato i suoi poliziotti. Mio marito riposa nel sacrario della Polizia perché l'unica cosa che mi ha chiesto il giorno in cui gli hanno diagnosticato il tumore, è stato 'Voglio finire con loro' ed è stata una cosa realizzabile ed è la cosa più bella che si potesse fare".
Successivamente i partecipanti si sono è trasferiti in questura dove è avvenuta la scopritura della targa benedetta da monsignor Corrado Lorefice, arcivescovo di Palermo.

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