Democrazia partecipata: i dieci Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno alle amministrative a giugno

  VERSO LE ELEZIONI AMMINISTRATIVE DI GIUGNO APPROFONDIMENTO SUI PROCESSI DI DEMOCRAZIA PARTECIPATA NEI DIECI COMUNI DEL MESSINESE CHE ANDRANNO AL VOTO. Lettera aperta di “Spendiamoli Insieme” a candidati e cittadini. “La democrazia partecipata diventi tema di dibattito elettorale”.  29/03/2024 - Sono dieci i Comuni dell’Area Metropolitana di Messina che andranno a elezioni amministrative a giugno (in contemporanea con le Europee). È ancora troppo presto per sapere se i candidati renderanno o meno la democrazia partecipata tema di dibattito elettorale. Ma il team del progetto di monitoraggio civico “Spendiamoli Insieme”, realizzato da Parliament Watch Italia con il sostegno di Fondazione CON IL SUD, ci prova a far sì che lo diventi, verificando quanto succede in ciascuno dei 10 Comuni. Una sorta di “lettera aperta” ai futuri candidati alle amministrative e, ancor di più, ai cittadini elettori per ricordare che «la democrazia partecipata è una cartina di tornasole del dialogo – o della

ZAFARANA: “VOTO SENZA NUMERO LEGALE. ARS DELLE BANANE”

Zafarana: “Voto senza numero legale. Ars delle banane”. Cancelleri: “Mai visto nulla di simile, la maggioranza non esiste”. “L’Ars delle banane. Miccichè ha calpestato il regolamento, così si comprime la democrazia. Mai visto nulla di simile”.

Palermo, 28 dicembre 2017 - Il Movimento 5 stelle all’Ars attacca a testa bassa dopo il voto-farsa all’Ars sul disegno di legge sull’esercizio provvisorio, senza il numero legale. La capogruppo del Movimento, Valentina Zafarana, assieme al vicepresidente dell’Ars Giancarlo Cancelleri e al capogruppo del Pd, Giuseppe Lupo, hanno dato vita ad una conferenza stampa improvvisata a chiusura dell’Aula per denunciare il “vergognoso comportamento” del presidente dell’Ars Miccichè che ha consentito l’approvazione del ddl senza numero legale.
“Chiederemo – ha detto Valentina Zafarana – la convocazione della commissione regolamento per esaminare il caso che, a quello che ci risulta, non ha precedenti nella storia dell’assemblea. La prima legge di questa legislatura è andata in porto col trucco. Peggio di così l’era Musumeci non poteva cominciare”.

“ Non si è mai visto – ha detto Cancelleri – che la presenza in aula venga determinata dal numero dei tesserini, è sempre stata calcolata dal numero dei voti, tanto è vero che quando si effettua la verifica del numero legale si chiede di votare con uno dei tre tasti: il rosso, il verde o il bianco.
Dopo il voto, Musumeci se ne è andato con la testa bassa e la coda fra le gambe per quello che aveva combinato Miccichè. Quello che è successo è inaccettabile e oltretutto ha coperto il vero dato politico: non c’è un maggioranza”.

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