Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

ANTIRACKET BARCELLONA P.G., LETTERA AI COMMERCIANTI: “LO STATO C'È, FIDATI, DENUNCIA!”

24/01/2018 - La “FAI Antiracket Barcellona Pozzo di Gotto”, presieduta da Stefano Vento, unitamente a Pippo Scandurra, della presidenza nazionale della FAI (Federazione delle Associazioni Antiracket e Antiusura Italiane) e a Giuseppe Foti, coordinatore provinciale delle medesime Associazioni, esprimono vivo compiacimento per la brillante operazione, denominata “Gotha 7”, portata a termine all'alba di stamani dai Carabinieri del Comando di Provinciale di Messina, agli ordini del Col. Jacopo Mannucci Benincasa, del ROS e della Compagnia di Barcellona Pozzo di Gotto, agli ordini del Capitano Giancarmine Carusone, e dalla Polizia di Stato di Messina, agli ordini del Questore Mario Finocchiaro, e del Commissariato di Pubblica Sicurezza di Barcellona Pozzo di Gotto, agli ordini del Vice Questore Aggiunto Antonio Rugolo, con la quale è stata data esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina su richiesta della Procura della Repubblica – D.D.A. (Direzione Distrettuale Antimafia) di Messina, guidata dal Dott. Maurizio De Lucia, a carico di 40 soggetti appartenenti alla cosca mafiosa barcellonese.

Alla luce di questo ennesimo, ulteriore successo nella lotta contro la criminalità organizzata, che conferma la presenza e il costante impegno dello Stato, si coglie ancora una volta l'occasione per sottolineare come il contrasto alla mafia riguarda tutti i cittadini e, in particolar modo, per rinnovare a commercianti e imprenditori vittime di estorsione l'invito a collaborare e denunciare senza alcun
timore.

In quest'ottica e nell'ambito delle proprie attività statutarie, questa Associazione, in collaborazione
con Pippo Scandurra, già a partire da qualche settimana prima delle festività natalizie, aveva messo
in atto l'iniziativa di una lettera destinata appunto a 200 tra commercianti e imprenditori con la
quale si rimarcava, tra l'altro, che “Chi ha denunciato o chi ha collaborato ha ricevuto
un'immediata risposta positiva dallo Stato. Processi veloci e risarcimento del danno subito, sia in
caso di usura che in quello di estorsione”.
Barcellona Pozzo di Gotto, Mercoledì 24 Gennaio 2018

Stefano Vento, presidente

Lettera aperta ai Commercianti e agli Imprenditori di Barcellona Pozzo di Gotto

Cara/o Collega,
nell'avvicinarsi delle festività natalizie, nelle nostre attività ci possiamo ritrovare presenze e
fatti che possono disturbare il normale lavoro di un buon commerciante. Non possiamo noi
negare l'esistenza di azioni che purtroppo esistono nella nostra comunità.
La nostra Associazione è nata in questo luogo alcuni anni fa e conta molti
imprenditori che hanno fatto una scelta di legalità.
Chi ha denunciato o chi ha collaborato ha ricevuto un'immediata risposta positiva
dallo Stato. Processi veloci e risarcimento del danno subito, sia in caso di usura che in
quello di estorsione.

La denuncia, oltre ad essere un dovere morale, è una scelta economica di difesa
contro la mafia. La libertà delle nostre aziende è espressione della libertà di fare impresa per
noi, per i nostri figli, per la nostra Città. Ecco perché esprimiamo la volontà e la speranza
che si realizzi un processo di cambiamento di Barcellona Pozzo di Gotto, nella
contrapposizione alla sub-cultura del silenzio, della paura e della rassegnazione; con forza,
pertanto, dobbiamo affermare che noi e questa Città siamo per la legalità e con lo Stato.

Quotidianamente assistiamo a operazioni contro le organizzazioni malavitose da
parte delle Forze dell'Ordine e della Magistratura. Nonostante questi successi, se non c'è un
atto di coraggio e di responsabilità, in breve tempo nuovi soggetti (figli, compari, soldati) si
presenteranno per riaffermare la loro condizione criminale.
Non ci sono più ragioni per continuare a sottostare al potere e all'arroganza di una
sola piccola parte della nostra società.
Intendiamo con questa lettera esserti vicino e ascoltarti con la massima riservatezza
affinché questa Città possa essere la Città della legalità.

Lo Stato c'è, fidati, denuncia!
Chiama il numero 339/5466595, ti risponderà uno di noi.

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