Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

FIGUCCIA: “HO DIFESO LA SICILIA DA CHI VUOLE SOLO RACCONTARE IL PEGGIO DI NOI”

Vincenzo Figuccia
Ieri sera su La7 da Giletti, sempre da uomo libero, ho fatto del mio meglio per difendere la Sicilia dai continui attacchi di chi vuole solo raccontare il peggio di noi. Tanta, troppa confusione, schiamazzi e
inutili urla, con un Crocetta che se la ride delle nostre disgrazie,
un Miccichè assente e incapace di difendere le sue stesse folli posizioni, il tutto condito da qualche giornalista che strumentalizza il nostro
dolore. Io amo la mia terra e lotterò per le tante persone che chiedono equita', per chi fa il barbiere, ma non guadagna di certo 200
mila euro, per chi un lavoro non ce l’ha più, per i giovani che non ne hanno mai avuto uno e che sono costretti a fuggire, per i troppi siciliani che soffrono, per tutte le ingiustizie sociali che
alimentano un'immagine distorta della nostra terra. Sento di fare un appello ai tanti siciliani perbene. Dall'amarezza e dal fastidio che
possiamo provare nel vedere malamente rappresentata la nostra terra costruiamo una reale voglia di riscatto. Iniziamo ad agire per il
cambiamento, a fare atti concreti per evitare che questa immagine continui ad essere alimentata. Mi sono dimesso da assessore per
indignazione verso la follia degli stipendi d’oro, e per l’isolamento che ho sentito quando i capigruppo della maggioranza hanno sostenuto tale scelta facendomi sentire come l’unica voce fuori dal coro. Non
potevo dirigere un assessorato in solitudine.

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