Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

INCENERITORE DI A2A VALLE DEL MELA, TUTTI IN CORTEO DOMENICA 28


L’iter autorizzativo del mega-inceneritore di A2A che minaccia la Valle del Mela e dintorni giunge al round finale, con il parere positivo del Ministero dell’Ambiente ed il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali. Adesso la palla dovrebbe passare al Consiglio dei Ministri, forse dopo un pronunciamento da parte della Regione. Tutti a manifestare domenica 28 gennaio 2018 per scongiurare l’autorizzazione del Governo

25/01/2018 - La Manifestazione NO inceneritore, che si terrà domenica 28 gennaio 2018 alle 15 con partenza da Piazza San Papino a Milazzo, a questo punto diventa più importante che mai: è necessario che cittadini, politici e amministratori facciano pressione su Governo e Regione per scongiurare l'autorizzazione. La manifestazione serve a chiarire definitivamente a tutti gli attori politici e istituzionali da che parte sta la volontà popolare, pretendendo un intervento proficuo da parte della politica e delle amministrazioni locali in tal senso, considerando anche che ormai il Governo è in campagna elettorale.

Successivamente non si escludono azioni eclatanti del movimento contro l’inceneritore anche a Roma.

Entrando nel merito dei pareri ministeriali, da pochi giorni è stato reso pubblico il parere della Commissione Tecnica di Valutazione Ambientale (CTVIA) del Ministero dell’Ambiente. Eppure è datato 13 Ottobre 2017: come mai ci hanno messo più di tre mesi a pubblicarlo? E come mai in questi tre mesi ci hanno sempre negato il diritto di accesso, come se fosse un segreto di stato? Circa dieci giorni fa hanno negato l’accesso addirittura al Comune di San Filippo del Mela: nella risposta il MATTM ha dichiarato di ritenere "ragionevole" differire l'accesso agli atti di 90 giorni. Dopo una settimana invece hanno deciso di pubblicare il parere online: come mai questo improvviso cambio di programma?

Abbiamo cercato telefonicamente la responsabile del procedimento al Ministero dell’Ambiente per avere lumi in merito, ricevendo una risposta un po’ imbarazzata, o meglio una non-risposta: “abbiamo deciso di pubblicarlo adesso”. Sta di fatto che gran parte del parere della CTVIA sembra sia stato scritto da A2A: infatti si limita a riproporre gli stessi contenuti (addirittura le stesse frasi e gli stessi periodi!) dello Studio presentato dalla società lombarda. Invece non sono state prese in considerazione le argomentazioni di centinaia e centinaia di pagine di osservazioni e pareri contrari al progetto, come se all’improvviso, magari per disposizioni dall’alto, bisognasse formulare un parere positivo in quattro e quattr’otto.

In ogni caso l’assenza del parere della Regione (un parere peraltro più volte promesso da Crocetta e Croce) ha giocato un ruolo importante, in quanto nel parere della CTVIA tale assenza viene sottolineata. Di recente è stato anche confermato per l’ennesima volta il parere negativo del Ministero dei Beni Culturali (MiBACT). Nonostante quest’ultimo lo avesse già più volte espresso e ribadito, nel mese di Ottobre il Ministero dell’Ambiente ha chiesto al MiBACT di riconsiderare nuovamente il proprio parere, forse sperando che potesse cambiare, magari grazie ad un intervento “miracoloso” del Soprintendente di Messina Orazio Micali, la cui posizione favorevole all’inceneritore di A2A è da tempo ai più abbastanza evidente.

Ma il Piano Paesaggistico approvato ormai da un anno vieta chiaramente la realizzazione dell’inceneritore in quell’area. E’ così difficile negare tale evidenza che stavolta il Soprintendente non ha potuto fare di “meglio” (o di peggio dal nostro punto di vista) che astenersi dall’esprimere ogni parere o comunicazione. Probabilmente in questa “astensione” avrà giocato un ruolo anche il clamore suscitato dalla protesta di fronte alla Soprintendenza del 13 Dicembre, nonchè la consapevolezza delle azioni legali a cui sarebbe andato incontro (e di cui non abbiamo fatto mistero) se avesse rilasciato un parere in plateale contrasto con il vigente Piano Paesaggistico.

MESSINA. NO ALL'INCENERITORE DEL MELA
IL MOVIMENTO 5 STELLE SCENDE IN PIAZZA ACCANTO AI CITTADINI

“Saremo ancora una volta accanto ai cittadini per dire NO all’inceneritore di Valle del Mela. Nessuno può permettersi di imporre un termovalorizzatore in una zona vincolata dal piano paesaggistico del codice dei Beni Culturali, in barba anche al parere già espresso dalla Soprintendenza”.

E’ con questa dichiarazione che Francesco D’Uva, Alessio Villarosa, Valentina Zafarana e Antonio De Luca, i PortaVoce del MoVimento 5 Stelle eletti a Messina, aderiscono formalmente alla manifestazione indetta domenica pomeriggio nella frazione di Valle del Mela dal Comitato dei Cittadini contro l’inceneritore del Mela, dal Comitato NO inceneritore del Mela, dall’A.D.A.S.C., dal Coordinamento Ambientale Milazzo-Valle del Mela e dall’A.L.S.A.

“Non siamo una terra da sfruttare – hanno dichiarato i pentastellati – e quello che vogliamo è uno sviluppo pulito, non inquinante, che crei ricchezza e valorizzi la bellezza e le potenzialità del nostro territorio in modo armonioso e dignitoso. Il termovalorizzatore andrebbe contro a tutto questo, dal momento che bruciare i rifiuti è, chimicamente, uno spreco di materie prime. Quando saremo al Governo, riusciremo a portare questa battaglia alla sua vittoria finale”.

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