Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

INCENERITORE VALLE DEL MELA: 10MILA PERSONE SONO IL SEGNO CHE QUESTA BATTAGLIA SI PUÒ VINCERE

Una splendida giornata, piena di partecipazione come non si era mai vista a Milazzo e nella Valle del Mela: ben 10 mila persone (o forse più) testimoniano che questo territorio si è svegliato e comincia a farsi valere. 10 mila persone sono il segno che questa battaglia si può vincere, che la politica e le istituzioni devono stare attente, perchè ci avranno sempre col fiato sul collo affinchè intraprendano finalmente gli atti concreti che abbiamo chiesto. Questo inceneritore non può e non deve essere autorizzato!

Milazzo (Me), 29/01/2018 - Ieri la giornata del popolo. 10.000 cittadini, donne, uomini e bambini hanno manifestato in maniera pacifica, affollando le piazze e le vie del centro cittadino di Milazzo per dire NO all'inceneritore del Mela SI alla vita. Una pagina importante della lotta contro questo scellerato progetto che ha visto la massiccia presenza della cittadinanza, delle istituzioni, associazioni e comitati provenienti anche da altre regioni d'Italia. L'impianto non rispetta la normativa vigente e il governo nazionale, deve prenderne atto, rispettando anche la volontà popolare ed istituzionale di un territorio martoriato da un pesante inquinamento ambientale di origine industriale. La legge è uguale per tutti e deve essere rispettata dai cittadini, dalle multinazionali e dalle istituzionali. Non faremo sconti a nessuno e ci appelleremo in tutte le sedi. I cittadini hanno chiesto un futuro diverso per questo territorio, abbandonando definitivamente l'era dell'industria pesante per creare sviluppo economico e sociale grazie al turismo, alla pesca, all'agricoltura o a forme di industrializzazione sostenibile ed ecocompatibile. La battaglia sarà lunga e difficile, ma con il supporto di tutti, cittadini e istituzioni, riusciremo a bloccare questa scelta calata dall'alto da parte di una multinazionale che vuole fare lucro sulle pelle dei cittadini.

Hanno provato in tutti i modi a convincerci del contrario. Non hanno applicato il Piano regionale dei rifiuti che prevede differenziata, riciclaggio e recupero di materia, per portare le discariche al collasso e lasciare la spazzatura a marcire nelle nostre strade: speravano così che la gente accettasse di subire in silenzio i veleni degli inceneritori ed i profitti che vorrebbero fare sulla nostra pelle.
Ma si sbagliavano: la grande manifestazione di oggi lo ha dimostrato in maniera lampante.
Adesso la lotta continua, urge un incontro dei Sindaci con Gentiloni, con tanto di presidio popolare davanti Palazzo Chigi.

Dobbiamo lottare con ogni mezzo (che va dalla mobilitazione popolare alle azioni legali) contro la possibilità che il governo centrale conceda l’autorizzazione ambientale a questo eco-mostro che nessuno vuole. Pretendiamo che il Presidente della Regione faccia propria questa battaglia.
Dobbiamo sincerarci che un’eventuale richiesta di concessione edilizia venga respinta, così come previsto dalla legge, in quanto l’inceneritore è vietato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9.
Dobbiamo pretendere che il Piano Paesaggistico venga difeso dai numerosi ricorsi e che venga al più presto applicato e recepito nei vari Piani regolatori, in primo luogo dall’IRSAP (l’ente regionale che gestisce le aree industriali). Un grazie particolare alle delegazioni provenienti da ogni parte della Sicilia e anche d'Italia (come le Mamme No Inceneritore di Firenze).

Per quanto riguarda la Regione, apprezziamo la recente dichiarazione del Presidente Musumeci, secondo il quale l’inceneritore del Mela non è realizzabile, in quanto vietato dal Piano Paesaggistico dell’Ambito 9. A tal riguardo gli chiediamo:

1) di intraprendere una battaglia politica nei confronti del Governo per impedire l’autorizzazione ambientale di questo inceneritore e, in caso di autorizzazione, di ricorrere contro di essa;

2) di sollecitare l’adozione del Piano IRSAP per l’area industriale di Milazzo, il quale deve recepire il Piano Paesaggistico in favore di una riconversione produttiva dell’area, creando occupazione e rispettando le vocazioni del territorio;

3) di sollecitare una valida difesa legale del Piano Paesaggistico dell’Ambito 9 dai numerosi ricorsi che lo minacciano;

Chiediamo inoltre che nel nuovo Piano dei rifiuti venga conservato ciò che di buono c’è in quello attualmente vigente e che non è mai stato applicato, in particolare:

- le restrittive prescrizioni in ordine agli impianti di valorizzazione energetica, che costituiscono un valido impedimento legale a qualsivoglia progetto di inceneritore;

- la previsione di impianti di trattamento meccanico-biologico con recupero di materia per il trattamento dell’indifferenziata.

Alla Regione chiediamo anche che vengano sbloccati i fondi per le bonifiche della valle del Mela, che venga realizzata un’efficiente rete di monitoraggio ambientale gestita dall’ARPA e che venga finalmente approvato un Piano di qualità dell’aria con limiti emissivi, nelle AERCA, molto più restrittivi dei limiti di legge, che sono insufficienti a garantire la salute pubblica.

Ai locali deputati regionali chiediamo di impegnarsi per ottenere dalla Regione quanto anzi detto.

Agli esponenti locali dei partiti di governo (in primis il PD) chiediamo di dare battaglia all’interno del proprio partito, anche minacciando di andarsene in caso di autorizzazione governativa dell’inceneritore.

Per quanto riguarda la battaglia legale, è lodevole l’impegno dei Comuni del comprensorio nei ricorsi contro il Piano Paesaggistico, ma è necessario che si impegnino anche a ricorre sia contro un’eventuale autorizzazione ambientale dell’inceneritore da parte del governo, sia contro un’eventuale illegittima concessione edilizia. Analoghe richieste le avanziamo alla Città Metropolitana di Messina.

Al Commissario Straordinario del Comune di San Filippo del Mela chiediamo anche di ottenere al più presto, da parte dell’ufficio comunale competente, un parere tecnico sulla conformità dell’inceneritore alle previsioni degli strumenti urbanistici vigenti (ed in particolare al Piano Paesaggistico, il quale prevale sul PRG), da cui dipende il rilascio della concessione edilizia.

Inoltre ai Comuni di San Filippo del Mela e di Milazzo chiediamo di battersi per ottenere prescrizioni restrittive a tutela della salute pubblica nell’ambito del riesame dell’AIA della Raffineria.

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