Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

POVERI SEMPRE PIÙ POVERI, UN MILIARDARIO IN PIÙ OGNI DUE GIORNI

Dal 23 al 26 gennaio leader politici ed esponenti del mondo economico internazionale si incontrano a Davos per il meeting annuale del Forum Economico Mondiale. Là sarà presente anche Oxfam, che proprio alla vigilia di questo incontro ha pubblicato il rapporto Ricompensare il lavoro, non la ricchezza. 

23/01/2018 - Partendo da dati, analisi e raccomandazioni di policy contenute in questo rapporto, Oxfam Italia interpella i leader delle principali forze politiche che concorreranno alle elezioni nazionali del 4 marzo, sollecitando una loro risposta per conoscere quali politiche ciascun gruppo intende perseguire per ridurre i livelli di disuguaglianza nel nostro paese.

Alcuni dati sulla disuguaglianza

L’82% dell’incremento di ricchezza globale registrato l’anno scorso è finito nelle casseforti dell’1% più ricca della popolazione, mentre la metà più povera del mondo (3,7 miliardi di persone) ha avuto lo 0%.
In Italia a metà 2017, il 20% più ricco degli italiani deteneva oltre il 66% della ricchezza nazionale netta.
Nel periodo 2006-2016, il reddito nazionale disponibile lordo del 10% più povero degli italiani è diminuito del 23,1%.

Nel corso dell’ultimo anno il numero dei miliardari è aumentato come mai
prima: uno in più ogni due giorni. La ricchezza dei miliardari si è accresciuta
di 762 miliardi di dollari nell’arco di 12 mesi, un incremento che, a titolo
comparativo, rappresenta 7 volte l’ammontare delle risorse necessario per far
uscire dallo stato di povertà estrema 789 milioni di persone, Di tutta la
ricchezza creata nell’ultimo anno, l’82% è andato all’1% della popolazione,
mentre il 50% meno abbiente non ha beneficiato di alcun aumento.
Il lavoro pericoloso e scarsamente pagato della maggioranza della
popolazione mondiale alimenta l’estrema ricchezza di pochi. Le condizioni di
lavoro peggiori spettano alle donne, e quasi tutti i super ricchi sono uomini. I
governi devono creare una società più equa attribuendo priorità ai lavoratori
comuni e ai piccoli produttori agricoli anziché ai ricchi e potenti.

Nel 2016 il quarto uomo più ricco al mondo, Amancio Ortega, ha ricevuto dalla casa
madre della catena di abbigliamento Zara dividendi annui per un valore di circa 1,3
miliardi di euro. Stefan Persson, figlio del fondatore di H&M2, si colloca al 43° posto nella
lista Forbes delle persone più ricche al mondo e l’anno scorso ha ricevuto dividendi
azionari per 658 milioni di euro3.
Anju è una lavoratrice del Bangladesh, cuce abiti destinati all’esportazione. Spesso lavora
12 ore al giorno, fino a tarda sera; talvolta deve saltare i pasti perché non ha guadagnato
a sufficienza. Il suo salario annuo è di soli 900 dollari.
Nel corso dell’ultimo anno il numero dei miliardari è aumentato come mai prima: uno in più
ogni due giorni. Attualmente vi sono nel mondo 2.043 miliardari (valore in dollari), e nove
su dieci sono uomini.

La loro ricchezza ha registrato un incremento enorme che, a titolo
comparativo, rappresenta 7 volte l’ammontare delle risorse necessario per far uscire
dallo stato di povertà estrema 789 milioni di persone, Di tutta la ricchezza globale creata
nell’ultimo anno, l’82% è andato all’1% della popolazione mentre il 50% meno abbiente
non ha beneficiato di alcun aumento6
.
Salari dignitosi e condizioni di lavoro decenti per tutti i lavoratori sono premesse
fondamentali per porre fine all’attuale crisi della disuguaglianza. In tutto il mondo,
l’odierna “economia dell'1%” grava sulle spalle di lavoratori mal pagati, spesso donne,
che ricevono salari di sussistenza e sono privati dei diritti fondamentali. Grava sulle
spalle di lavoratori come Fatima, in Bangladesh, che cuce abbigliamento per
l’esportazione, subisce regolarmente abusi se non riesce a raggiungere gli obiettivi e si
sente male perché non può andare alla toilette. Grava sulle spalle dei lavoratori degli
allevamenti di pollame statunitensi, come Dolores, affetti da disabilità permanenti e non
più in grado di prendere per mano i propri bambini.

Grava sulle spalle dei lavoratori
immigrati addetti alle pulizie negli hotel, come Myint in Tailandia, molestata
sessualmente dagli ospiti e costretta a sopportare per non perdere il lavoro.
Questo rapporto analizza la crescita della ricchezza estrema e la condizione di coloro
che vivono in povertà pur lavorando; indaga i perché di questi fenomeni e fornisce
raccomandazioni utili ad eliminarli.

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