Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

POVERI SI NASCE: CHI NASCE POVERO MUORE POVERO

In base a stime di Oxfam, due terzi dei patrimoni miliardari mondiali sono frutto di monopolio, clientelismo e successione ereditaria197. Ovviamente anche il restante terzo può essere in qualche modo discutibile: per esempio, un miliardario può aver realizzato i propri profitti in un mercato concorrenziale ed esente da clientelismo, ma pagando salari di sussistenza o eludendo il fisco. In sintesi, non possiamo dare per scontato che gli attuali livelli di ricchezza estrema siano frutto di duro lavoro o talento: è invece possibile che si fondino su presupposti morali inaccettabili.

23/01/2018 – I genitori desiderano normalmente per i propri figli una vita migliore della propria, con maggiori opportunità e una migliore posizione sociale. I nuclei familiari ricchi dispongono di più risorse da investire a favore dei figli per garantire loro un’istruzione e una salute migliori. Inoltre anche le relazioni sociali possono essere ereditate, e ciò garantisce l’accesso a circoli privilegiati che si può tradurre in posti di lavoro meglio retribuiti. L’OCSE evidenzia il ruolo fondamentale dell’ambiente familiare e socioeconomico nel delineare i risultati scolastici e la futura retribuzione di un figlio.

Anche la mobilità sociale tra una generazione e l’altra tende a essere più scarsa nelle società caratterizzate da maggiore disuguaglianza. Nei Paesi occidentali industrializzati i quattro Paesi con la maggiore stabilità dei guadagni intergenerazionali (cioè dove più marcata è la correlazione tra la retribuzione dei padri e quella dei figli) sono il Regno Unito, gli Stati Uniti, la Francia e l’Italia, dove si trasmette ai figli almeno il 40% del vantaggio economico dei padri con retribuzioni elevate rispetto ai padri con retribuzioni modeste. Gli studi dimostrano anche che, specialmente nei percentili più poveri, il genere è un importante fattore di immobilità sociale.

Negli USA, per esempio, i ricercatori hanno messo in evidenza che le femmine nate nel quintile più povero avevano il 47% di possibilità di restarvi, contro il 35% dei maschi201 . La Banca Mondiale ha riscontrato che la mobilità sociale è un problema di portata globale, che tuttavia riguarda in modo particolare i Paesi in via di sviluppo. Una maggiore mobilità intergenerazionale relativa si accompagna a una maggiore uguaglianza di opportunità. Nei Paesi in via di sviluppo circa il 47% dei nati negli anni ’80 ha ricevuto un’istruzione maggiore rispetto ai propri genitori: tale dato è pressoché invariato se confrontato con quello dei nati negli anni ’60202.

Una soluzione chiave per sfuggire alla povertà, migliorare la mobilità sociale e ridurre la disuguaglianza è garantire lavoro dignitoso ai genitori a basso reddito: una soluzione che per la maggior parte della popolazione mondiale resta soltanto un sogno, come vedremo nel prossimo capitolo.

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