Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

CATENO DE LUCA: “UN SISTEMA MALATO QUELLO DELLE PARTECIPATE REGIONALI”

"Qualche giorno fa, intervenendo in Commissione Bilancio all’ARS, ho chiesto al Ragioniere Generale della Regione come sia stato possibile redigere i bilanci se dal 2011 non si è dato seguito all’art. 14 della legge 10, quello che ha introdotto precisi criteri di trasparenza dei conti pubblici e che ha introdotto, grazie ad un Decreto del Presidente Raffaele Lombardo, un sistema di sanzioni per funzionari, amministratori e dirigenti inadempienti. Ho anche chiesto al Presidente Musumeci di controllare se fra le persone da lui nominate o che avrebbe intensione di nominare non vi siano appunto funzionari che hanno violato quella legge.”

Palermo, 8 febbraio 2018 – Lo dichiara Cateno De Luca che ha presentato una mozione sull’applicazione della finanziaria del 2010, che aveva introdotto un sistema molto preciso di controlli sugli enti partecipati e controllati dalla Regione ed allo stesso tempo prevedeva la sanzione della decadenza per i funzionari e dirigenti inadempienti, che non avrebbero potuto ricoprire incarichi analoghi per tre anni.
“Si trattava però evidentemente di una norma di “eccessiva” trasparenza e rigidità – afferma sarcasticamente De Luca – in un sistema malato come quelle delle partecipate regionali, tanto è vero che il duo Crocetta/Baccei, dopo averla disattesa, ne ha ottenuto la revoca con uno dei classici articoli in burocratese stretto, inserito a ferragosto dello scorso anno in finanziaria regionale.”

Il Parlamentare di Sicilia Vera preannuncia ora un mini disegno di legge per la reintroduzione di quel sistema di controlli e sanzioni e torna alla carica rispetto alle responsabilità della burocrazia regionale.
“Se è vero che in questo momento la legge non più vigente – afferma – lo era fino ad agosto dello scorso anno e quindi la domanda già posta al Ragioniere generale della Regione resta valida: come è stato possibile redigere dei bilanci privi di dati certi e trasparenti sullo stato economico-finanziario delle partecipate? Possiamo supporre che il duo Crocetta/Baccei abbia abbindolato una disattenta Assemblea Regionale con bilanci a dir poco fasulli e fantasiosi?”
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La norma cui fa riferimento l'on.le De Luca è l'art. 14 della l.r. 11 del 2010 (Governo Lombardo), abrogato con l'art. 11 della l.r. 16 del 2017 (Finanziaria di Ferragosto del Governo Crocetta).
La norma abrogata prevedeva norme per la "Pubblicità e trasparenza dell'azione amministrativa e dei conti pubblici", con l'obbligo per il Governo di relazionare all'ARS sullo stato economico-finanziario degli enti controllati e partecipati, ed inoltre prevedeva che i nominati da parte della Regione avessero "l'obbligo di presentare annualmente una relazione sull'attività svolta pena la decadenza".
Ad oggi non risulta che né il Governo Crocetta, né i nominati dal Governo Crocetta abbiamo mai adempiuto in cinque anni.

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