Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

FEMMINICIDIO: ALLA TOPONOMASTICA CHIEDIAMO DI "SPEZZARE LE CATENE"

Federica, 40 anni; Sara, 45 anni; Jessica, 19 anni; Nunzia, 41 anni; Pamela, 18 anni; Età, nazionalità, sogni, percorsi di vita e modi in cui sono state uccise diversi ma tutte unite da un termine, da una parola: "FEMMINICIDIO". Ogni due giorni, in questo Paese, una donna muore per mano di un uomo, nella quasi totalità dei casi di un fidanzato, di un compagno, di un marito, di un conoscente, che credeva di poter fare di lei l'uso che voleva.

Messina, 18/02/2018 - Femminicidio, un neologismo che viene segnato rosso dal correttore di word, un termine che narra della morte di una donna, bambina o adulta, come conseguenza della scelta del mancato assoggettamento fisico e psicologico della vittima al suo assassino. Nei primi 10 mesi del 2017 sono state 114 le donne uccise; nel 2016 sono 120 le donne uccise, nel 2015 sono 128 le donne uccise, nel 2014 sono 136 le donne uccise, nel 2013 sono 179 le donne uccise, nel 2012 sono 157 le donne uccise, nel 2011 sono 130 le donne uccise.
Vite spazzate via da uomini che con prepotenza volevano cancellare la loro capacità di essere soggetti autonomi e ridurle ad oggetti, un fenomeno che resta di proporzioni enormi e che ha numeri che gelano il sangue e parlano chiaro; un fenomeno che affonda le sue radici in una società maschilista e patriarcale che non è in grado di accettare i cambiamenti sociali: l'emancipazione femminile e l'autodeterminazione della donna.

Vite a cui coloro che sono scese/i in piazza anche quest'anno per One Billion Rising, campagna mondiale lanciata dal 2013 da Eva Ensler, non hanno sicuramente fatto a meno di pensare.
Nel giorno di San Valentino donne e uomini di 207 nazioni ed in circa 100 città in Italia, hanno ballato insieme per dimostrare che hanno scelto che non rimanere indifferenti è il primo modo per "Break the chain".

Alla commissione toponomastica del comune di Messina che nuovamente esaminerà la proposta di un'intitolazione alle vittime di femminicidio ricordiamo ancora una volta che alla luce di dati cosi preoccupanti è assolutamente necessario scegliere, come chi nelle diverse piazze ha ballato e cantato, di "patteggiare", servono cioè, gesti che sensibilizzino l'opinione pubblica affinché si sdradichi la sottocultura maschilista che è ancora alla base della nostra civiltà.
Alla commissione toponomastica chiediamo pertanto, con forza e determinazione di "spezzare le catene" con quante e quanti, in ogni territorio lottano per cambiare lo stato di cose presenti.

Gruppo Pari Opportunità
Cambiamo Messina dal Basso

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