Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro

Vittima di violenze: ok al distacco presso altra sede di lavoro.  Una dipendente dell’Ufficio del processo presso il tribunale di Catania ha chiesto e ottenuto la proroga del distacco presso un’altra sede lavorativa, a tutela della sua incolumità. 8 mag 2024 - Dopo essere stata assunta a tempo determinato, la dipendente è stata vittima di violenze, regolarmente denunciate, che l’hanno costretta a chiedere il distacco dalla propria sede lavorativa perché non si sentiva più al sicuro. Il Tribunale di Catania le aveva però concesso il distacco fino a settembre 2024. Nel frattempo, la donna aveva denunciato altri reati contro la sua persona e il ritornare nella sede assegnatagli avrebbe messo a serio repentaglio la sua incolumità. Per tale ragione si è rivolta allo studio legale Leone-Fell & C. per ottenere la necessaria tutela. “Vista la gravità della situazione, abbiamo inoltrato un’istanza al ministero di Giustizia – spiegano i legali Francesco Leone, Simona Fell e Davide Marceca ch

RIFORMA PENSIONISTICA, TIRRITO (LEU): “ESODATI DRAMMA DA RISOLVERE”

Messina, 21/02/2018 - I colpi di spugna non sono mai la soluzione. La riforma pensionistica promossa dalla ex ministra Fornero, e votata dalla maggioranza dei partiti, non deve essere argomento di riflessione retorico e superficiale. Il sistema pensionistico italiano non può divenire materia di dibattito da campagna elettorale, rimane infatti materia fondante di un sistema di governo solido e serioso. Personalmente conosco, con profonda attenzione ed esperienza, gli aspetti burocratici ed i tanti paletti contro cui il cittadino italiano finisce per scontrarsi. Il mio impegno in questa campagna politica non vuol ripercorrere quello delle parole buone a strappare applausi.

L’approdo alla meritata pensione, fine di un ciclo lavorativo che non deve occupare l’intera vita dell’uomo, non può dimenticare di includere la sfera della qualità della vita. L’innalzamento dell’età pensionabile, infatti, pur salvaguardando le casse dello Stato, condiziona pesantemente lo stile di vita e il futuro del lavoratore. Le differenze tra le varie categorie lavorative non possono essere sottovalutate: gli impegni che gravano pesantemente sulla salute e sul logorio fisico andranno trattati con differenza pratica. Le categorie cosiddette “gravose” dovranno, a parer mio, avere un piano di uscita anticipata ben chiaro e non soggetto a mutamenti di natura burocratica o legata a modifiche di bilancio.

Proprio la stabilità economica è il punto che influenza in maniera fin troppo invadente il sistema pensionistico. L’esempio più fulgido è quello di Opzione Donna: la bocciatura della stabilizzazione dell’emendamento rappresenta un rallentamento verso la normalizzazione . Ridare dignità alla figura della donna nella sua totalità umana e lavorativa deve fare da base alla riforma pensionistica di questo Paese.

Stabilizzare deve essere, comunque, la parola d’ordine per potere trovare una via seria e percorribile nel tempo. Il drammatico caso degli esodati è uno dei punti in cima alla lista delle riforme necessarie e non più posticipabili. La volontaria uscita dal mondo del lavoro era opzione fruibile e invitante, le modifiche ultime sottoposte alla riforma Fornero hanno lasciato questi lavoratori in un infernale limbo. Non più assunti o disoccupati, ma ancora senza i requisiti per la pensione : una situazione che non può essere accettata e che svilisce la serietà di un governo solido che cerca il favorire del bene economico dei propri cittadini.

Il mio impegno in campo politico, nelle liste di Liberi e Uguali, è spinto dalla volontà di modificare gli aspetti pratici del vivere quotidiano, un posto al Senato della Repubblica non è un punto di arrivo ma una base per poter compiere, finalmente, quegli atti mirati al miglioramento del consesso civile.

Gaetano Tirrito


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