Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

SGARBI: «DI MAIO INDICA UN GENERALE AL MINISTERO DELL'AMBIENTE, È PROPAGANDA ELETTORALE: SI DIMETTA»

Politiche 2017. Di Maio indica Generale dell'Arma al ministero dell'Ambiente. Sgarbi: «Fatto assai grave che un Generale si presti a una operazione di propaganda elettorale: si dimetta». «Non era mai capitato - fa notare Sgarbi - che un Generale, senza prima sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico, prima di tutto) entrasse da protagonista in una campagna elettorale»

ROMA, 25/02/2018 - Vittorio Sgarbi chiede le dimissioni del Generale Silvio Costa, attuale comandante della Regione Campania dei Carabinieri forestali, indicato da Luigi Di Maio (con una sorprendente dichiarazione di disponibilità dello stesso Generale) come ministro dell'ambiente nel caso di una vittoria dei 5 Stelle.
«E' un fatto assai grave - attacca Sgarbi - che un Generale dei Carabinieri, istituzione a garanzia di tutti i cittadini, prima del voto, con una esplicita dichiarazione, per pura propaganda elettorale, contro ogni regola e galateo istituzionale, accetti la proposta d'incarico a ministro da parte di un sedicente candidato Presidente del Consiglio, peraltro di un governo che non ci sarà mai».

Annota Sgarbi: «Non era mai capitato che un Generale, senza prima sospendersi o entrare in aspettativa (dovere etico,prima di tutto) entrasse da protagonista n una campagna elettorale. Ma il contegno, la disciplina, il senso delle istituzioni e dell'onore - si chiede Sgarbi - sono per sempre perduti? Prendiamo atto, dunque, che Silvio Costa non è più il Generale dei Carabinieri degli italiani, ma dei 5 Stelle».
Conclude Sgarbi: «Mi auguro che Costa lasci oggi stesso l'Arma dei Carabinieri, così, nell'attesa della nomina a ministro, potrà essere un "Generale privato" del partito 5 Stelle, o in alternativa "guardia privata" del sedicente futuro Presidente del Consiglio, con stipendio da funzionario di partito. In caso contrario il generale Costa, non sarebbe un uomo d’onore»

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