Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

AMAM MESSINA. A DE LUCA SFUGGE IL QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO

Nota su Cateno De Luca. Differentemente da quanto da lui affermato, indica chiaramente come le azioni poste in essere dall’Amministrazione siano corrette. Stupisce inoltre che documenti interni siano diventati pubblici senza che ci sia stata una regolare richiesta di accesso agli atti.

Messina, 18 marzo 2018 - In merito a quanto con inutili allarmismi che hanno certamente carattere elettorale, l’onorevole De Luca ha “denunciato”, l’Amministrazione Comunale conferma quanto già esposto in data 31 dicembre 2017 e cioè che tutte le procedure per il rinnovo della concessione sono avviate da tempo (molti mesi prima della conferenza stampa dell’onorevole De Luca) e che sulla scorta dei pareri legali si è in procinto di impugnare in sede giudiziaria la sanzione di 30.000 € per presunto esercizio abusivo dell’attività di derivazione delle acque, in quanto in contrasto con la norma e con il disciplinare che accompagna la concessione. La sanzione è inoltre priva di fondamento giuridico in quanto ne’ prima ne’ dopo la presentazione della istanza di rinnovo il Comune è stato diffidato a sospendere la derivazione. Per questo non ha reagito subito in via giudiziaria.

Relativamente alle interpretazioni fatte sullo statuto di Amam sfugge probabilmente all’onorevole De Luca il complessivo quadro normativo di riferimento che, differentemente da quanto da lui affermato, indica chiaramente come le azioni poste in essere dall’Amministrazione siano corrette. Stupisce inoltre che documenti interni siano diventati pubblici senza che ci sia stata una regolare richiesta di accesso agli atti ma a 2 mesi dalle elezioni molte cose possono comprendersi ma certamente non giustificarsi.

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