1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

CAPO D’ORLANDO: I CC ARRESTANO L’AUTORE DELL’INCENDIO ALL’EX RISTORANTE GABBIANO”

Capo d’Orlando, 9 marzo 2018 - I Carabinieri della Compagnia di Sant’Agata di Militello, nella giornata di ieri, hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari firmata dal G.I.P. del Tribunale di Patti, su richiesta della locale Procura della Repubblica, traendo in arresto Cottone Vincenzo, 74enne di Capo d’Orlando, per tentata estorsione, atti persecutori e danneggiamento a seguito di incendio.
Il provvedimento scaturisce a conclusione di articolate indagini svolte dai carabinieri della Stazione di Capo d’Orlando, che hanno permesso di ricostruire una serie di azioni ritorsive nei confronti di un imprenditore 67enne di Brolo, reo di essersi aggiudicato all’asta un immobile pignorato, un ex ristorante, ubicato in Capo d’Orlando, in via Trazzera Marina. Reiterate condotte illecite e minatorie poste in atto dall’arrestato, hanno comportato un perdurare stato di ansia, tanto da indurre la parte offesa a temere per la propria incolumità e rivolgersi ai Carabinieri.

L’indagato, dalla ricostruzione degli inquirenti, ha svolto nei confronti della vittima una serie di minacce, pedinamenti ed atti intimidatori, finalizzate a costringerla a desistere dalla procedura d’acquisto dell’immobile in questione. L’indagato, pur di raggiungere il suo scopo, ha messo in atto azioni dimostrative di forza. In un’occasione ha aspettato l’imprenditore davanti al suo cantiere con una motosega. In altra circostanza lo minacciava con una barra di ferro. Non contento e disposto a tutto, offuscato dalla rabbia e dalla smania di vendetta, la scorsa settimana ha deciso di dare fuoco al locale.

Soltanto le immediate e professionali indagini svolte dai Carabinieri hanno consentito, nell’arco di pochi giorni, grazie alla collaborazione e tempestività dell’Autorità Giudiziaria che ha comprovato gli elementi forniti dagli investigatori, di assicurare alla giustizia il colpevole.
L’arrestato, dopo le formalità di rito, come disposto nel provvedimento restrittivo, è stato tradotto presso il proprio domicilio in regime degli arresti domiciliari.

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