Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

DE LUCA ALL’ARS: “MUSUMECI PORTA IN AULA BILANCIO TOSSICO, IMPOSSIBILE VOTARLO”

"Da mesi aspettiamo che la Giunta fornisca al Parlamento un quadro completo ed esatto della situazione finanziaria e contabile.

Palermo 20 marzo 2018 - Era stata persino nominata una Commissione di “saggi” per far luce sui conti. Ma di fronte ad un bilancio consolidato che avrebbe dovuto riportare i dati di oltre 150 enti e partecipate, oggi ci arrivano i dati di non più di una decina di enti, magari pure marginali. Allora di cosa stiamo parlando?! La Giunta non può portare in Aula un bilancio consolidato assolutamente e platealmente tossico, nel quale i disallineamenti fra conti delle partecipate e bilancio della Regione sono del tutto ignorati."

Cateno De Luca torna sulla vicenda del bilancio consolidato di gruppo della Regione, degli enti controllati e delle partecipate, ricordando che "questa vicenda ha un ampio antefatto, che ha le sue radici nella normativa del 2010, da noi approvata con largo anticipo rispetto alla cosiddetta “Riforma Madia” quando era Presidente l’onorevole Lombardo. Era una norma che mirava a stanare tutti quei residui “tossici” del bilancio regionale, dovuti al fatto che tanti enti registravano crediti verso la Regione, ma la Regione non registrava i corrispondenti debiti. Era una norma che mirava a bloccare le assunzioni negli enti che già erano in sofferenza o addirittura in liquidazione. Era una norma che impediva l’assunzione di impegni di spesa privi di copertura finanziaria."

Il deputato di Sicilia Vera sottolinea che "rispetto a tutto questo già il Governo Crocetta ha fatto un grande salto indietro, facendo annullare, con il collegato alla finanziaria di agosto del 2017, le norme sulla trasparenza.
Non posso accettare che lo stesso venga fatto dal Presidente Musumeci e dall’Assessore Armao”.

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