Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

ISTRUZIONE SICILIANA: «QUESTE RISORSE BASTANO A GARANTIRE L’ORDINARIA AMMINISTRAZIONE»

Bilancio: Flc Cgil Sicilia, 15 milioni in più per l’istruzione non sono un risultato adeguato
Palermo, 23 marzo 2018 – “L’assessore Lagalla non può considerare l’incremento di 15 milioni di euro come un risultato adeguato alla situazione generale dell'istruzione siciliana, perché queste risorse bastano a malapena a garantire l’ordinaria amministrazione. La scuola, l’università e la ricerca in Sicilia hanno bisogno di grandi piani di investimento”. Lo dice la segretaria della Flc Cgil Sicilia, Graziamaria Pistorino.

“L’1,3 milioni di euro in più stanziati per la scuola dell’infanzia (0-6 anni) – spiega – non bastano a bilanciare il misero finanziamento di 13 milioni destinato dal Miur alla Sicilia. Finanziamento che peraltro andava assolutamente rinegoziato perché discrimina i nostri bambini. A fronte di questa penuria di risorse non si capisce perché si debba regalare 1 milione alle scuole paritarie. Inoltre, l’incremento di soli 2,5 milioni di euro del fondo destinato al funzionamento delle scuole siciliane di ogni ordine e grado ci sembra ben poca cosa, viste le condizioni di disagio in cui versano gli istituti della regione”.

“Nel frattempo – continua Pistorino – la quasi totalità delle scuole siciliane non può attivare il tempo pieno, per il quale il Ministero è disposto a concedere l'assegnazione del personale necessario, solo perché i locali non sono a norma o perché i comuni non hanno i fondi per il cofinanziamento delle mense. Ricordiamo, infatti, che l’Isola è ferma ad un misero 7% di tempo pieno contro il 48% di altre regioni del Nord. Sarebbe stata questa l’occasione per ampliare l’organico e dare ai nostri studenti le stesse opportunità che altrove sono garantite, oltre che favorire il rientro dei docenti dal Nord e l’assunzione dei vincitori di concorso che non trovano posto in Sicilia”.

“Per tutte queste ragioni – conclude – non possiamo condividere la soddisfazione dell’assessore. La legge di bilancio doveva e poteva essere lo strumento per individuare nel settore dell’istruzione e della ricerca il vero volano dello sviluppo della Sicilia”.





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