Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

ASSOLTO, RIENTRA AL LAVORO A 80 ANNI FUNZIONARIO DELLA MOTORIZZAZIONE DI MESSINA

Nel 1993 era stato sospeso dal servizio per un procedimento penale per presunti reati connessi allo svolgimento della sua attività lavorativa: assolto dalla Corte d'appello penale di Messina per insussistenza del fatto.

PALERMO, 4 APR. 2018 - Rientra nel proprio posto di lavoro ad 80 anni. Protagonista un funzionario della Motorizzazione civile di Messina, Eduardo Saija, riassunto con sentenza della Corte d'appello di Messina, Sezione lavoro, che ha applicato fattispecie la cosiddetta "Legge Carnevale", dal nome del magistrato che, con le sue vicende giudiziarie, aveva dato causa all'emanazione della legge omonima. Dirigente presso la Motorizzazione civile di Messina, il 2 giugno 1993 era stato sospeso dal servizio per un procedimento penale a cui era stato sottoposto per presunti reati connessi allo svolgimento della sua attività lavorativa. Procedimento, questo, conclusosi con sentenza della Corte d'appello penale di Messina del 20 febbraio 2009, con la quale è stato assolto per insussistenza del fatto. (ANSA)

Commenti