Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

OKOYE PUNISCE UNA BETALAND “QUASI PERFETTA” 73-75

“La squadra ha dato tutto, giocando una partita quasi perfetta“. Questo è, in sintesi, un pensiero di coach Andrea Mazzon alla fine della gara tra Betaland Capo d’Orlando e Openjobmetis Varese, decisa allo scadere da un canestro irreale di Stan Okoye al termine di una battaglia furiosa al PalaSikeliArchivi.

Messina, 8 aprile 2018 - Una partita che ha visto i paladini competere allo stesso livello di energia di quella che è giusto considerare una delle big del girone di ritorno (8 vittorie in 10 gare), esprimendo dopo l’intervallo uno sforzo difensivo di altissimo spessore e producendo una partita di sostanza (il 92-70 nella valutazione a favore di Capo d’Orlando è un dato che, su questo, parla chiaro).
Dopo 20′ in cui i due attacchi hanno prevalso (con gli orlandini che hanno messo a segno 8 delle prime 12 triple tentate), il clima della gara si è spostato sul piano della fisicità e dell’energia.

La Betaland c’è, risponde a ogni colpo e in avvio di quarto periodo produce il massimo sforzo per costruire il massimo vantaggio (64-57 a 7’52 dalla fine, con la terza tripla di Arnoldas Kulboka e quattro punti consecutivi di Luca Campani). Da quel momento in avanti a mancare è la precisione su alcune situazioni offensive (possibili “2+1” usciti di pochissimo, buoni tiri da tre non concretizzati) e la gara si decide, letteralmente, all’ultimo possesso. Con meno di tre secondi la palla è di Varese, Okoye riceve e si inventa un fade away da Top 10 NBA.

Ci sono sconfitte e sconfitte, al di là dello “zero” in classifica. Questa partita ha dimostrato una chiara inversione di rotta nell’intensità e nel modo in cui la squadra ha creduto di poter vincere. Ne mancano cinque, giocando così la salvezza è possibile.

Betaland Capo d’Orlando – Openjobmetis Varese 73-75 (21-23, 41-45, 57-55)

Betaland Capo d’Orlando: Smith 14 (4/10, 1/4, 3/4 tl), Faust 2 (1/3, 0/2), Atsur 3 (1/3 da 3), Kulboka 11 (0/3, 3/9, 2/2 tl), Laganà (1 r), Likhodey 13 (2/3, 2/3, 3/3 tl), Campani 5 (1/3, 0/1, 3/4 tl), Egwoh ne, Carlo Stella ne, Stojanovic 9 (1/5, 2/5, 1/2 tl), Knox 16 (4/6, 8/10 tl), Donda ne. All. Andrea Mazzon

Openjobmetis Varese: Avramovic 17 (1/7, 3/7, 6/9 tl), Bergamaschi ne, Natali (0/1 da 3), Vene 5 (1/2, 1/2), Okoye 18 (3/13, 4/8), Tambone 2 (1/1, 0/4), Cain 15 (4/5, 7/8 tl), Delas 6 (2/3, 2/4 tl), Ivanaj ne, Ferrero 2 (1/4, 0/1), Larson 10 (3/5, 1/4, 1/2 tl). All. Attilio Caja


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