Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

SALVINO CAPUTO E FRATELLO (LEGA SICILIA) AI DOMICILIARI PER VOTO DI SCAMBIO

Voto di scambio, arrestati 2 esponenti Lega in Sicilia. L'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata emessa dal Gip di Termini Imerese su richiesta della Procura

L'ex parlamentare regionale ed ex sindaco di Monreale di An Salvatore Caputo detto Salvino, avvocato penalista e commissario straordinario per i comuni della provincia di Palermo del movimento "Noi con Salvini" durante le elezioni amministrative della scorsa primavera, è stato arrestato dai carabinieri con l'accusa di voto di scambio insieme al fratello Mario, anche lui avvocato, e candidato alle ultime elezioni all'Ars sempre con la Lega. L'ordinanza di custodia cautelare ai domiciliari è stata emessa dal Gip di Termini Imerese su richiesta della Procura.

I carabinieri hanno arrestato anche Benito Vercio, 62 anni, indicato dagli investigatori come "procacciatore di voti nel termitano". Nel corso delle indagini, la Procura della Repubblica avrebbe accertato dodici episodi di compravendita di voti in cambio di promesse di posti di lavoro o altre utilità posti in essere da due degli arrestati insieme ad altri indagati.

«Sono deluso e amareggiato, la magistratura faccia il suo lavoro, ma sono errori di cui far tesoro per non ripeterli in futuro». E’ il commento di Giancarlo Giorgetti, capogruppo della Lega alla Camera, all’arresto di due esponenti del Carroccio in Sicilia con l’accusa di voto di scambio. Secondo Giorgetti «se ci sono delle colpe si condanni pesantemente, ma non credo che in Sicilia siano gli unici sospettati per questo reato». Alla domanda se la Lega abbia imbarcato al Sud troppi esponenti della vecchia politica locale, il capogruppo risponde «è possibile che in alcune zone sia stato commesso qualche errore, in un percorso di crescita in zone problematiche». «Ma - aggiunge - la Lega che compra voti in Sicilia mi sembra una ricostruzione fantasiosa». (ANSA)


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