Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

SIRINA DI TAORMINA, UN SISTEMA DI VIDEOSORVEGLIANZA DOPO ATTI VANDALICI E AGGRESSIONI

Sirina di Taormina, la Uil-Fpl chiede l’istallazione di un sistema di videosorveglianza dopo atti vandalici e aggressioni verbali al personale.

Messina, 9 aprile 2018 - Con una nota inviata al Commissario straordinario dell’Asp, Gaetano Sirna, a firma di Pippo Calapai e Giovanni Caminiti, rispettivamente segretario generale e segretario aziendale della Uil-Fpl, il sindacato chiede l’istallazione di un sistema di videosorveglianza al Pronto Soccorso dell’ospedale Sirina di Taormina, dopo gli atti vandalici e le aggressioni subite dal personale.
“La scrivente organizzazione sindacale – si legge nella nota – denuncia che presso il Presidio Ospedaliero di Taormina si verificano con frequenza sempre maggiore danni da atti vandalici a cose e automezzi del personale allocati nei parcheggi riservati , nonché aggressioni verbali e fisiche nei confronti del personale sanitario del Pronto Soccorso, con gravi rischi anche per l’utenza. Tali episodi di violenza arrecano grave stress psico-fisico agli operatori compromettendone la salute e la sicurezza e non sono più tollerabili.

Pertanto, in considerazione dell’approssimarsi della stagione estiva, la scrivente organizzazione sindacale chiede un immediato intervento al fine di attivare un sistema di video sorveglianza interno ed esterno alla sala di attesa del Pronto Soccorso, e al parcheggio custodito destinato al personale in servizio, eventualmente collegato con le forze di polizia, valutando anche l’attivazione di un servizio di sorveglianza privata nelle ore a maggior rischio di afflusso dell’utenza, utile tutto l’anno ma soprattutto, alla luce degli episodi denunciati, necessario nel periodo che va da maggio a ottobre, al fine di garantire sicurezza ad utenti ed operatori”.

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